RECENSIONI "RINASCITA AL MUSEO SANTA GIULIA":
"Ciao Manu, ho letto tutto d'un fiato il libro...
bellissimo, avvincente.... Straaabravaaaaaa.... Aspetto di leggere il
prossimo... ancora brava... mi hai messo voglia di andare al Santa
Giulia." Teresa
"Peccato che è finito. Un gioiellino" Ornella
"
Buonasera scrittrice, oggi ho letto il tuo libro. non sono un esperto lo
ammetto ma ti posso dire che l'ho letto tutto in circa 1,5 ore senza
pause, Non ricordo a memoria d'uomo l'ultima volta che sono andato oltre la seconda pagina di un libro.
Complimenti perchè sei riuscita dove altri tuoi colleghi scrittori
hanno miseramente fallito!!! Resto in attesa di leggere il secondo
libro! Complimenti ancora" Domenico
"..... sono stata immersa dal
tuo magnifico racconto!! ... Bella storia intrigante e scritta davvero
molto bene... Ho imparato tanto... quante cose non conoscevo... grazie
...." Lara
GRAZIE TANTE!!! EMANUELA
domenica 31 dicembre 2017
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Rinascita al Museo di Santa Giulia
Rinascita al Museo di Santa Giulia
di Emanuela Taddei
pp. 92, € 12,00
Massetti Rodella Editori, 2017
ISBN: 978-88-8486-747-6
La vita di Cristina, giovane bresciana impiegata
come custode al Museo Santa Giulia di Brescia, uno dei musei più
prestigiosi del paese, scorre quasi prestabilita entro i binari della
quotidianità: un lavoro umile ma dignitoso, un fidanzato, pochi grilli
per la testa e tanta voglia di vivere. Da qualche tempo però le accade
di essere vittima di strani mancamenti, di vuoti di memoria, di
sensazioni imprevedibili: forse nella sua esistenza non tutto va bene
come sembra, forse non tutto è come dovrebbe…
Gli episodi che l’assalgono ogni giorno in modo più preoccupante, avvengono quando Cristina è al Museo, istigandole il sospetto di un legame fra essi e le opere d’arte presenti nelle sale, che prendono a comunicarle emozioni, in un crescendo visionario che la trascina sull’orlo della pazzia.
Grazie al dialogo in prima persona, allo stile asciutto, essenziale quanto un raggio monocromo, Emanuela Taddei ha saputo tessere una storia, il cui respiro pare ampliarsi di pagina in pagina, fino a mutarsi nel finale in un grido, lanciato non da lei, ma da tutte le donne di tutti i tempi: “Basta con la violenza!”
Gli episodi che l’assalgono ogni giorno in modo più preoccupante, avvengono quando Cristina è al Museo, istigandole il sospetto di un legame fra essi e le opere d’arte presenti nelle sale, che prendono a comunicarle emozioni, in un crescendo visionario che la trascina sull’orlo della pazzia.
Grazie al dialogo in prima persona, allo stile asciutto, essenziale quanto un raggio monocromo, Emanuela Taddei ha saputo tessere una storia, il cui respiro pare ampliarsi di pagina in pagina, fino a mutarsi nel finale in un grido, lanciato non da lei, ma da tutte le donne di tutti i tempi: “Basta con la violenza!”
È la storia di una sorvegliante di sala del museo Santa Giulia, che si svolge su tre livelli:
- La vita monastica (attinenza a San Benedetto da Norcia).
- I reperti e le opere del Museo (in particolare reperti medievali/longobardi).
- Il rapporto col suo fidanzato che sfocerà nella violenza (argomento molto attuale).
Nel romanzo trova spazio anche la descrizione dell'enigmatica figura di Ermengarda, nel periodo della caduta di Pavia e Verona.
- La vita monastica (attinenza a San Benedetto da Norcia).
- I reperti e le opere del Museo (in particolare reperti medievali/longobardi).
- Il rapporto col suo fidanzato che sfocerà nella violenza (argomento molto attuale).
Nel romanzo trova spazio anche la descrizione dell'enigmatica figura di Ermengarda, nel periodo della caduta di Pavia e Verona.
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