domenica 28 febbraio 2021

Candy Candy






 Chi si ricorda Candy Candy? 

Dedico queste immagini a tutte le colleghe con cui ho lavorato o lavorerò:

- Casa di riposo Villa dei Fiori di Nave (BS)

- Riabilitazione respiratoria p/o Fondazione Clinica del Lavoro di Gussago (BS)

- Rianimazione Cardiochirurgica Spedali Civili di BS

- Degenze a Pagamento Spedali Civili di BS

- Centrale di Sterilizzazione Spedali Civili di BS, presidio di Gardone Val Trompia 

 Tantissimi anni riassunti in poche righe...

Ho mille ricordi...

Mille volti, storie, dolori e gioie...

Tante vite hanno attraversato il mio percorso, ognuna ha lasciato un segno indelebile nel mio cuore.

Ciò che sono è anche merito loro.

Grazie 💙💙💙


sabato 27 febbraio 2021

Lucio Anneo Seneca

 Oggi ho ascoltato Seneca (audiolibro) per calmare un po’ il mio animo... 

Non è stato possibile... Proprio non è stato possibile ...



TERZA ONDATA 🖤

 TERZA ONDATA 🖤

Il vivere va appreso per la durata di tutta quanta la vita e, cosa di cui forse ti stupirai maggiormente, per la durata di tutta la vita va appreso il morire. 

(Lucio Anneo Seneca)



giovedì 25 febbraio 2021

Leggere...

 “Ho scoperto prestissimo che i migliori compagni di viaggio sono i libri: parlano quando si ha bisogno, tacciono quando si vuole silenzio. Fanno compagnia senza essere invadenti. Danno moltissimo, senza chiedere nulla.’

(Tiziano Terzani)



lunedì 22 febbraio 2021

Il nome della rosa

 Il nome della rosa di Umberto Eco (audiolibro percorso Iseo - Gardone Val Trompia).

Quando lo lessi per la prima volta, frequentavo l’Istituto Magistrale Veronica Gambara. 

Il nostro professore di Lettere,  nonostante la sua giovane età, zoppicava. Non sapemmo mai quale patologia lo avesse colpito. Però quella menomazione per noi non fu mai d’ostacolo, nel senso che non ci facevamo caso. Era molto paziente e gentile, tanto che fece amare a tutti noi la sua materia. Fu lui a consigliarci Umberto Eco.

Comprammo così in massa “Il nome della rosa”. 

Un romanzo da assaporare, riga dopo riga.

Poi un giorno entrò in classe e ci disse: - Avete la coscienza? Pausa.

E noi esclamammo - La coscienza?

-Sì! La coscienza di Zeno.

E tutti a comprare il romanzo di Italo Svevo. 

In seguito cominciò a dirci: - Non si può non avere il Sapegno... 

Un mantra ripetuto quotidianamente. 

Il costo del volume era notevole, perciò stentammo a lungo prima di deciderci ad acquistarlo. 

Infine ognuno di noi sfoggiava orgoglioso sul banco l’antologia tanto auspicata.

Molti altri libri, grazie al prof, scorsero tra le nostre dita. 

Fu così che instillò in noi la voglia di leggere. 

Oggi, ascoltando “Il nome della rosa”, ricordo con nostalgia le sue lezioni... 

Grazie professore... In ritardo... Grazie 🙏



sabato 13 febbraio 2021

venerdì 12 febbraio 2021

La sincerità

 La sincerità ti crea il vuoto intorno. Viviamo in un mondo di ipocriti. Io sinceramente non li sopporto. Preferisco un taglio netto. Essere coerenti con se stessi non è facile. Non mi arrenderò mai a questo modo di fare. Qualcuno pensa che io sia strana, non normale, invece penso che i non normali siano loro, quelli con doppie/triple facce e mai quella vera.



giovedì 11 febbraio 2021

La freccia 🏹

 Una freccia può essere scagliata solo tirandola prima indietro. Quando la vita ti trascina indietro con le difficoltà, significa che ti sta per lanciare in qualcosa di grande. Concentrati e prendi la mira.

Tenzin Gyatso (Dalai Lama) 


domenica 7 febbraio 2021

Antinoo



 DA «Memorie di Adriano» di Marguerite Yourcenar:


"Il mio pastorello diventava un giovane principe. Non era più il fanciullo zelante che, alle soste, si gettava da cavallo per offrirmi l'acqua delle sorgenti attinta nel cavo delle sue palme; ora, il donatore conosceva il valore immenso dei suoi doni. Durante le cacce organizzate nelle terre di Lucio, in Etruria, m'ero divertito a mescolare quel volto perfetto alle fisionomie grevi e aggrottate dei grandi dignitari, ai profili acuti degli Orientali, alle rozze grinte dei cacciatori barbari, a costringere il mio diletto alla parte difficile di amico. 


A poco a poco, la luce cambiò. Dopo due anni e più, si notavano i segni del tempo, i progressi d'una giovinezza che si forma, s'indora, sale quasi allo zenit; la voce fonda del fanciullo s'abituava a dare ordini a nocchieri e capicaccia; la falcata era più lunga del corridore; le gambe del cavaliere che stringono la cavalcatura con maggiore esperienza; l'alunno, che a Claudiopoli aveva imparato a memoria lunghi versi di Omero, e si appassionava di poesia lasciva e raffinata, ora si estasiava ad alcuni brani di Platone. 


A Roma, s'erano orditi intrighi intorno alla sua giovane testa, s'erano biecamente adoperati per catturare la sua influenza e sostituirla con un' altra. La capacità di chiudersi in un pensiero unico dotava quel diciottenne d'una certa indifferenza che manca ai più saggi: aveva saputo sdegnare tutte quelle trame, o ignorarle. Ma la sua bella bocca aveva assunto una piega amara che non sfuggì agli scultori. Offro qui ai moralisti un'occasione facile per trionfare su di me. I miei censori cercano di scoprire, all'origine della mia sventura, le conseguenze d'un traviamento, il risultato d'un eccesso. Mi è difficile contraddirli non riuscendo a scorgere in che cosa mi sia traviato, in che cosa io abbia ecceduto. 


Mi sforzo di ridurre il mio delitto, se tale si può chiamare, a proporzioni esatte; mi dico che il suicidio non è poi così raro, che è un fatto abbastanza comune morire a vent'anni. La morte di Antinoo è un problema, oltreché una sciagura, per me solo. Può darsi che questa sciagura sia stata inseparabile da un eccesso di gioia, da un sovrappiù d'esperienza, di cui non avrei consentito a privarmi, né a privare il mio compagno di pericolo. I miei rimorsi, a poco a poco, sono divenuti anch'essi un aspetto amaro di possesso, un modo per assicurarmi d'esser stato sino alla fine lo sventurato padrone del suo destino. 


Ma non ignoro che bisogna fare i conti con le iniziative personali di quell'estraneo affascinante che resta, malgrado tutto, ogni essere amato. Se m'assumo tutta la colpa, riduco quella giovane figura alle proporzioni d'una statuetta di cera che io avrei modellata, e poi infranta con le mie mani. Non ho il diritto di avvilire quel raro capolavoro che fu la sua fine; devo lasciare a quel fanciullo il merito della propria morte."

mercoledì 3 febbraio 2021

La Dea

 La potenza di una Dea in un battito d’ali. E. T. 

( foto da Web)



Vittoria Alata

 Ora che la Vittoria Alata ha trovato la sua giusta collocazione, desidero parlare di Lei, la Dea che ha visitato le mie notti.

Ha volto lo sguardo e mi ha parlato con corde vocali improbabili. Ha sconquassato il mio cuore, si è elevata al di là del tempo e dello spazio.

Un incontro indelebile ... 

La potenza della Dea racchiusa in un battito d’ali...

E. T.



martedì 2 febbraio 2021

Desidero rimanere sempre in mare

 Nel mondo civile ci sono molti falsi dei, e per me non c'è posto. Vi si può trovare soltanto il gigantesco che stritola l'uomo ed il minimo che l'abbruttisce; "desidero rimanere sempre in mare" perchè in mare sono felice, vi trovo la mia pace interiore, una pace profonda, troppo profonda, troppo preziosa perchè io debba correre il rischio di perderla fermandomi prima del tempo.

(Bernard Moitessier)