venerdรฌ 23 dicembre 2022

Recensione natalizia IO SONO IL LUPO

 IO SONO IL LUPO-I AM THE WOLF - Emanuela Taddei

 

 Recensione:

Una sorpresa questo libro, non pensavo fosse cosรฌ coinvolgente. Emanuela scrive benissimo, ti coinvolge con la vita dei lupi, insegna: da leggere in un fiato!

 

sabato 17 dicembre 2022

Roberto Bolle ๐Ÿ’™ L’Etoile…

 Per curiositร  sto leggendo un libro di Roberto Bolle, pubblicato nel 2020: Parole che danzano.

Mi sono imbattuta in un suo ringraziamento. Non me lo sarei mai aspettata… L’Etoil ci paragona ad “angeli umani”. L’Etoil…

Anime pure e votate all’Arte, quella con la A maiuscola, si sono accorte di noi. 

Grazie Roberto Bolle ๐Ÿ’™



martedรฌ 13 dicembre 2022

IO TI TROVERร’

 IO TI TROVERร’ - SHANE STEVENS

Settecento pagine lette in soli otto giorni. 

Un thriller che richiede, a mio parere, molto pelo sullo stomaco: scene raccapriccianti e sanguinolente, in cui l’erotismo si fa audace e necrofilo.

L’animo “umano” del serial killer e di chi cerca di catturarlo (detective, reporter o psichiatra) viene scandagliato
fino all’estrema conclusione: il male esiste in varie gradazioni in ognuno di noi. Lo consiglio, ma la mente non deve vacillare.


Ecco il giudizio del grande Stephen King: 

«Uno dei piรน acuti romanzi mai scritti sul lato oscuro dell’American Dream. Lo raccomando senza riserve!».


Emanuela Taddei


domenica 11 dicembre 2022

Sostantivi femminili




COME PARLARE E SCRIVERE MEGLIO
 Leggendo con calma questo manuale mi rendo conto di quanto sia importante riappropriarsi del linguaggio e soprattutto dei sostantivi femminili.

Conquistare alla fine di una parola la lettera A รจ conquistare un rispetto che alle donne spesso รจ negato:

Pittore-pittrice.

Professore-professoressa.

Dottore-dottoressa.

Notaio-notaia.

Deputato-deputata.

In un mondo tutto declinato al maschile teniamoci strette le nostre A, perchรฉ hanno un significato ben piรน importante di una semplice regola grammaticale. 

Emanuela Taddei

martedรฌ 6 dicembre 2022

Recensioni RICORDI DI UN’INFERMIERA

 



I miei libri sono i miei bambini…
Quando li regalo sto donando qualcosa di molto prezioso.
In particolar modo RICORDI DI UN’INFERMIERA.
Una nascita molto sofferta.

lunedรฌ 5 dicembre 2022

Lupo Merlino

 ARQUATA E LE ALTRE 


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Articolo di Cronache Maceratesi:

https://www.cronachemaceratesi.it/2022/12/05/e-morto-il-lupo-merlino-se-ne-va-un-simbolo-di-speranza-e-resistenza/1706738/


Video di รˆtv Marche: https://m.facebook.com/watch/?v=851876659477937&extid=NS-UNK-UNK-UNK-IOS_GK0T-GK1C&mibextid=2Rb1fB&ref=sharing


Articolo di VeraTv:

https://veratv.it/index.php/2022/12/05/morto-il-lupo-merlino-simbolo-di-speranza-dei-sibillini/

รˆ morto il lupo Merlino




 5 dicembre 2022

รˆ morto il lupo Merlino. “Se ne va un simbolo di speranza e resistenza”. 

Piango lacrime amare e mio marito mi guarda e non comprende questo mio stato. Per lui e immagino, per tutti gli altri, si tratta di una reazione “esagerata”. 

Per me non lo รจ. 

Massimo Dell’Orso e il suo lupo furono fonte di ispirazione per il mio romanzo “Io sono il lupo, ) am the wolf”, Massimo si suicidรฒ perchรฉ non resse l’esilio dopo il terremoto.

Paolo Bolognini il fotografo naturalista, che con grande generositร  mi permise di utilizzare una sua foto per la copertina, venne a mancare dopo una lunga malattia. 

Merlino oggi ci ha abbandonati. 

Non so come spiegare questo mio dolore…

Il mio dono al lupo era completo perchรฉ c’erano loro: testimoni silenziosi di questo mio tentativo di far conoscere il lupo. 

Oggi sono molto triste. 

Adolfa, Rolf, Ursula, Boris, Gonzalo, Rudi, Conan, Lobo e Tala, i miei lupi, sono in lutto, proprio come me.

Buon viaggio lupo Merlino ๐Ÿ–ค

Addio…


sabato 3 dicembre 2022

Ricordi di un’infermiera… Grazie figlio mio❤️



 So che i miei libri saranno letti da pochi. Difficilmente supereranno certi ostacoli che non sto ad elencare. Perciรฒ come ogni scrittore vivo di piccole e grandi soddisfazioni.

Stefano, grazie figlio mio, per il tuo messaggio di stamane. Ecco! Io sono felice, come mamma e come autrice (e fa pure rima ๐Ÿคฃ๐Ÿคฃ๐Ÿคฃ).


“Stamattina ho letto i ricordi di un'infermiera... รˆ molto bello, una testimonianza importante della tua vita e di una delle professioni piรน difficili al mondo... Tantissime emozioni... L'ho letto dalla prima all'ultima pagina con le lacrime agli occhi...” Stef ๐Ÿ’™

mercoledรฌ 23 novembre 2022

Maurizio Tubal

 23 novembre 2022 BRESCIA 

Bellissima dedica! Grazie Maurizio ๐Ÿ’™

La tua preziosa illustrazione si trova all’interno di “Ricordi di un’infermiera”.



sabato 19 novembre 2022

Devo obbedire alla vampira…


 Odio scrivere in prima persona, ma la “vampira” esige questo da me. 

Perciรฒ ogni pagina รจ un supplizio, un vivisezionarmi per raggiungere l’altra me stessa.

Nel corso degli anni mi sono immedesimata in lupi, dei, eroi e fantasmi.

Ogni romanzo mi pone nuove sfide.

Forse non sono una vera scrittrice: una vera scrittrice saprebbe cosa scrivere e come scriverlo; io per la maggior parte del tempo mi soffermo su una semplice preposizione e so per certo che la sbaglierรฒ. 

Ogni tempo verbale mi ossessiona. Il mio substrato dialettale traspare in ogni frase. 

Nonostante tutto devo obbedire alla vampira e scrivere di lei. 

Emanuela Taddei 

(Da Web: Scrittura cuneiforme).

giovedรฌ 10 novembre 2022

Vampira


 10 novembre 2022 

Iniziato… 

Questa รจ la prima volta che scrivo un romanzo senza documentarmi. 

Unico libro letto: Dracula di Bram Stoker.

Lo scrivo di getto, senza riflettere.

Da oggi sono e sarรฒ immersa completamente nel personaggio. 

Sono una vampira… 


(Foto da Web). 

lunedรฌ 7 novembre 2022

Cosa sognano i pesci rossi


 Cosa sognano i pesci rossi - Marco Venturino

Un romanzo che lessero tutti gli anestesisti con cui lavorai in Rianimazione. Me lo consigliarono.

Dai! Dopo circa quindici anni mi sono decisa a leggerlo.

Crudo e realistico come non mai. L’ultima scena in Sala Operatoria mi ha fatto ripiombare in una fatidica notte in cui cercammo di salvare un paziente senza riuscirci. 

Un dolore immenso. 

Forse alcune descrizioni di medici e infermieri sono un po’ estremizzate, non siamo cosรฌ “insensibili”, anzi. Ma ci sta. Capita.


domenica 6 novembre 2022

RICORDI DI UN’INFERMIERA- EMANUELA TADDEI


 7 novembre 2022 

Pagina Facebook LIBRI, CHIACCHIERE, CAFFรˆ E Tรˆ.

Oggi รจ lunedรฌ. Ringrazio l’amministratore di questo gruppo perchรฉ esiste un lunedรฌ anche per noi. 

Noi che (in fondo, in fondo) non ci sentiamo scrittori, perchรฉ non supportati da una casa editrice.

Rispetto agli altri lunedรฌ, questo lunedรฌ l’ho atteso con ansia.

“Ricordi di un’infermiera” รจ un condensato di ciรฒ che ho vissuto. 

Piccoli flash senza un percorso temporale.

Ricordi che sono sempre in agguato e mi colpiscono quando meno me lo aspetto.

Ho deciso di metterli su carta e impedire loro di farmi male.

La scrittura รจ la migliore terapia che esista. 

Emanuela, una di voi ๐Ÿ’™



Questo รจ il link:

sabato 5 novembre 2022

Ricordi di un’infermiera


 Eccolo! 


PREFAZIONE


Quando un infermiere/a lascia la professione, il cittadino comune interpreta tale gesto come un tradimento, di solito liquidato con una semplice frase fatta:


-Non aveva la “vocazione”, non era “portato”.


Frasi di questo genere sono vagamente offensive e quasi mai veritiere. Si tratta spesso di infermieri/e che per anni si sono dedicati con entusiasmo alla Professione, accettandone di buon grado i disagi. E fin dall’inizio si sapeva che non si trattasse di una scampagnata…


Se si vogliono capire le motivazioni che spingono un infermiere al licenziamento รจ necessario scavare altrove, e le pagine seguenti sono il risultato della mia personale ricerca.


Chi tanto ha dato, tanto ha sofferto.


Certo il nostro lavoro non รจ solo dolore e tristezza, ma il continuo contatto con la sofferenza altrui fiacca le menti e altera i caratteri piรน resistenti. รˆ un logorio che non si vede, non eclatante. Evidente solo a chi ogni giorno si trascina in reparto sempre piรน stanco, e ai suoi familiari.


Alla fine ciรฒ che conta รจ l’opinione dei malati ed essi con me sono sempre stati riconoscenti… E coloro che non ce l’hanno fatta, sono convinta mi proteggano da lassรน, perchรฉ sanno che ho dato tutto ciรฒ che ero in grado di dare per farli stare bene, anche a fine vita.

Loro capiranno la mia scelta.

Spero che dopo questa non facile lettura, comprendiate quanto difficile e onerosa dal punto di vista fisico e mentale sia la mia professione.

Perciรฒ buona lettura.

Emanuela, una di voi.


venerdรฌ 4 novembre 2022

I giorni bui


 I giorni bui - Giovanni Albano

Un resoconto tragico e accorato di ciรฒ che accadde  in un ospedale bergamasco durante la prima ondata Covid (marzo 2020). 

Un rianimatore ed un paziente si raccontano in prima persona.

Entrambi sono riusciti a trasmettere tutto ciรฒ che anche noi vivemmo nello stesso periodo. 

Brescia fu colpita altrettanto duramente. 

L’ospedale in cui lavoravo accolse il primo paziente Covid il 24 febbraio 2020. 

In sole due settimane si trasformรฒ in un enorme “lazzaretto”, comprensivo di tecnostrutture esterne. 

Leggere un libro non sarร  di certo sufficiente per comprendere ciรฒ che accadde a Bergamo e a Brescia, perรฒ potrebbe aiutare.

Spero che i sanitari siano infine visti nella giusta prospettiva. 

Emanuela Taddei


mercoledรฌ 2 novembre 2022

Fasnet forza 10 รจ Dentro l’uragano



FASTNET:FORZA 10 - John Rousmaniere

Un resoconto impressionante del Fastnet 1979: regata d’altura, funestata da una burrasca forza 10. 

Testimonianze agghiaccianti e realistiche.

Insegnamento principe: non abbandonare mai la barca, fino a che non vi sia la certezza di un imminente affondamento.

Emanuela Taddei

Dentro l’uragano - Derek Lundy 

Ricostruzione dettagliata della Vendรฉe Globe del 1996/97 (terza edizione). Circumnavigazione completa in solitario, senza scalo e senza assistenza esterna, pena la squalifica.

Ufficialmente: quindici barche in gara, al traguardo solo sei. 

Una lotta per la sopravvivenza piรน che una gara.

Emanuela Taddei



Abbandonati nella tempesta


 ABBANDONATI NELLA TEMPESTA - Nick Ward e Sinead O’Brien 

Dopo trent’anni un membro dell’equipaggio del Grimalkin racconta la sua versione dei fatti. Una veritร  orribile: abbandonato, con un compagno morente, su una barca ormai ingovernabile, sottoposta a continue scuffie (ribaltamenti). Un ragazzo che riesce a sopravvivere e che trova il coraggio di raccontarsi e cosรฌ elaborare un’esperienza che nessuno di noi dovrebbe affrontare: il tradimento. 

Storia molto toccante.

Emanuela Taddei


L’Atlantico senza riparo

 L’ATLANTICO SENZA RIPARO - Alessandro Di Benedetto

Alessandro รจ la prova vivente che i sogni si possono realizzare. Le denigrazioni subite, le prese in giro, i “saggi” consigli non l’hanno fermato. 

La sua impresa infine รจ stata omologata come primato assoluto mondiale. 

I sogni davvero fanno volare verso il traguardo, a dispetto dei “non sognatori”. 

Emanuela Taddei



mercoledรฌ 12 ottobre 2022

Ci sono cascata di nuovo!


 13 ottobre 2022 

Lo so, lo so! Ci sono ricascata!

Ho iniziato un nuovo romanzo!

E no! Non riguarda il cane-eroe! 

E no! Non รจ quello ambientato su una nave da crociera!

Erano nel cassetto, pronti per essere scritti nel 2020… 

Da allora tutto รจ cambiato. 

Sicuramente li scriverรฒ.

Il mio cane-eroe graffia sempre la mia porta per poter entrare.

Lo sento, specialmente quest’anno in cui la guerra riempie i nostri pensieri.

Perรฒ … รฉ arrivata lei, la vampira…

Come non farla entrare??? 

(Foto da web)


domenica 18 settembre 2022

Danza macabra recensione

 DANZA MACABRA SUL LAGO D’ISEO 

Grazieeeeee… 

Una mia carissima amica ๐Ÿ’• dopo aver letto il mio racconto:

- Letto tutto d'un fiato! Mi รจ piaciuto tantissimo. Sei la persona piรน pazza del mondo e invidio la tua lucida follia! E ti voglio bene non sai quanto!๐ŸŒน



sabato 27 agosto 2022

I promessi sposi

 Ho seguito il suggerimento di un gruppo Facebook di lettura: sto ascoltando l’audiolibro I PROMESSI SPOSI di Alessandro Manzoni.

Lo dovetti leggere alle Superiori.

Oggi come allora la figura di Gertrude, la monaca di Monza, emerge con potenza e prepotenza, surclassando tutti gli altri personaggi, compresi i protagonisti.

Vale davvero la pena riavvicinarsi a questo classico.

Emanuela Taddei

(Foto da Web)


lunedรฌ 18 luglio 2022

Lord Jim

 Lord Jim - Joseph Conrad 

Pur essendo consapevole della grandezza di Conrad, ho letto a fatica questo romanzo. La trama non era molto chiara: il passaggio da un’ambientazione ad un’altra o fra un personaggio e l’altro non sempre era comprensibile. Una bella confusione. 

Emanuela Taddei



sabato 16 luglio 2022

Resta con me

 RESTA CON ME -  Tami Oldham

Puรฒ essere difficile per chi non abbia mai navigato a vela capire fino in fondo l’impresa di Tami, ma puรฒ comunque avvicinarsi a questo libro senza esserne deluso, anzi.

Per chi invece naviga questa autobiografia raccoglie tutte le emozioni, le paure, i sogni, l’amore e il dolore di perdere la persona amata tra le onde.

Ne consiglio la lettura.

Emanuela Taddei



Come il mare

 Wilbur Smith - Come il mare

Un romanzo travolgente “come il mare”.

I veri protagonisti sono le mastodontiche petroliere, i rimorchiatori ed i loro equipaggi.

Attraverso descrizioni mozzafiato lo scrittore fa capire quanto siano pericolosi per i nostri oceani.

Nick Berg si muove come un equilibrista tra spinte ambientaliste e motivazioni economiche.

Infine troverร  una risposta alla sua vita. 

Emanuela Taddei


lunedรฌ 20 giugno 2022

Garza

 Nave (BS)

Post di Loretta Rossetti 

Ho vissuto parecchi anni vicino al garza … quando ero piccola ci giocavo anche nelle acque!!!! Stamattina l’ho visto cosรฌ …… dai cassetti della mia memoria mai cosรฌ secco !!!!! Sarร  questo il nostro futuro !! Questo mi spaventa tantissimo !!!!!! L’acqua il nostro oro …..





lunedรฌ 13 giugno 2022

Spilla IPASVI

 


13 giugno 2022

Infine ce l’ho fatta: inviato (via email) per correzioni il mio nuovo nato.

Argomento: la professione infermieristica.

Ogni pagina รจ stata vergata con il sangue, il mio.

Lo sconsiglio a tutti i deboli di cuore. 

(In fotografia: spilla da neo Infermiera). 


1 ottobre 2022
Eccomi! Alle prese con vecchie e nuove fotografie da inserire nel mio prox libro.
Poi ulteriore rilettura e correzione.
Sono stata clemente: i vissuti piรน cruenti sono ancora dentro di me. 
Che dire… Sono soddisfatta. 
Elaborare fa bene! La scrittura รจ terapeutica!


24 ottobre 2022 Iseo (BS)

Bozza “Ricordi di un’infermiera”… 

Apportate nuove correzioni, la copertina non รจ centrata, alcune fotografie all’interno del libro sono soggette a copyright, le sostituirรฒ con altre “free”. 

Prevedo altre due bozze.

In teoria tra un mese รจ fuori. 

Ora basta cincischiare… Vado al P. C. ed apporto le dovute correzioni… 

Ringrazio coloro che, in fiducia, hanno scattato foto per me o mi hanno permesso di utilizzare una propria opera. 

Questi ricordi sono davvero tosti, dice mio marito.

Ho garantito la privacy di tutti, tranne la mia. 

Ma ciรฒ si รจ reso necessario affinchรฉ il lettore possa capire quanto onerosa sia la nostra professione. 

Perciรฒ… Avanti!

mercoledรฌ 1 giugno 2022

IL VECCHIO E IL MARE


 Il vecchio e il mare - Ernest Hemingway 

Leggendo questo classico della letteratura americana, ho pensato molto a mio padre.

Ha lottato tanto nella vita: iniziรฒ a lavorare in fabbrica ad undici anni, crebbe quattro figlie, si sacrificรฒ al lavoro pur di non soccombere alla povertร . Si adattรฒ ad ogni sorta di occupazione, oltre al duro lavoro in fabbrica: boscaiolo, contadino, allevatore, cacciatore e pescatore. 

Riuscรฌ a costruirsi una casa, a comprarsi la macchina, il televisore e la lavatrice.

Infine, dopo aver superato la crisi della metallurgia, ed essere anche stato disoccupato, si prefissรฒ di non restare mai piรน senza risorse.

Perciรฒ risparmiammo tutti per riuscire ad avere un piccolo conto in banca. 

E come gli squali la banca erose i risparmi di una vita con pochi colpi di mano. 

C’รจ una profonda ingiustizia che salva gli speculatori e distrugge le persone oneste che hanno fatto grande il nostro paese.

Solo a questo ho pensato leggendo “ Il vecchio e il mare”. 

Emanuela Taddei 

martedรฌ 24 maggio 2022

Luca Oriani (Giornale della Vela)



 GIORNALE DELLA VELA n.°04 (maggio 2022)

“Perchรฉ amiamo andar per mare a vela” di Luca Oriani

รˆ lunedรฌ di Pasqua. Sono solo in redazione, devo finire il 360° al piรน presto perchรฉ il giornale deve andare in stampa. Guardo distrattamente le mail, mi incuriosisce quello che ci scrive una lettrice. Butto via quello che ho giร  scritto e decido che, per una volta il 360° non sarร  scritto da me, ma da Emanuela, velista neofita. Leggetelo con attenzione e con il cuore aperto. Questo breve racconto รจ l’essenza del perchรฉ andare per mare a vela รจ cosรฌ affascinante, visto dal punto di vista di una donna. Alla faccia di chi pensa che la vela sia solo cosa da uomini.

Da infermiera a mozzo (Giornale della vela maggio 2022)



Da infermiera a mozzo - Emanuela Taddei

Ore 22,30 Canale di Otranto – Luglio 2021

Il maestrale soffia incessante, l’albero รจ completamente piegato. Il peso delle vele trascina con sรฉ la barca, ormai una fragile conchiglia in balia delle onde.

La luna illumina le vele di una luce glaciale. Un suo tenue riflesso riverbera le onde che sbattono furiose contro le murate della barca.

Io sono aggrappata alla scotta (corda) del fiocco (vela piccola anteriore) con una mano, semplicemente occupata a non cadere in acqua.

Il giubbetto di salvataggio non contribuisce di certo a darmi maggior sicurezza: non so nuotare e quelle onde sembrano pronte ad avvilupparmi per nascondermi a chiunque possa giungere a salvarmi.

Il mare รจ nero: se non fosse per i riflessi lunari, neppure scorgerei l’altezza delle onde, e forse sarebbe meglio…

La barca si scuote a ogni colpo e la prua si inabissa con violenza per poi risalire gonfia di schiuma e di mare.

*

In questo momento mi chiedo come sono giunta a questo punto: scegliere questo genere di vita, affidarsi a quel fragile guscio in balia di forze primordiali, รจ davvero la soluzione per il mio malessere interiore?

Mi tremano le gambe, il cuore รจ a mille, mi guardo intorno e vedo solo mare, onde, vento e vele impazzite. Eppure nonostante la furia del mare e del vento che mi scuote come se fossi nulla, nonostante la Natura che mi spruzza sul viso la sua forza e la sua ineluttabilitร , sono ancora convinta di essere nel posto giusto. Angoscia del momento a parte.

Vedo mio marito che si arrampica per ridurre la superficie della randa, la vela grande centrale, e sa esattamente cosa fare e come. Spiarne i gesti, percepirne la calma interiore mi distoglie dai miei terrori: sรฌ, ho bisogno della sua sicurezza, perchรฉ ormai io non sono piรน sicura di niente.

Troppe volte sono stata illusa o tradita: dagli altri, da me stessa, dal mondo. A ben pensarci, la mia vita precedente รจ stata un continuo affidarmi alle mani sbagliate, per scoprire sul mio corpo ogni giorno un nuovo graffio, una nuova ferita.

*

La notte e le stelle hanno colmato l’orizzonte, e in lontananza finalmente scorgiamo, lontane, le luci del porto: per raggiungerlo sarร  necessaria una brusca virata. Ogni volta che si esegue questa manovra la barca rimane per qualche istante in balia del vento, perciรฒ la si deve effettuare velocemente e senza errori.

Io devo allentare il fiocco per recuperarlo dalla parte opposta, ma non sono sufficientemente celere, e a causa della mia inesperienza combino un mezzo disastro. La barca travalica il nostro volere e ci spinge violentemente fuori rotta, piegandosi al limite del ribaltamento.  Il timone fuoriesce dall’acqua e tutto diventa ingovernabile.

Quei pochi attimi sembrano dilatare il tempo e la barca, piegata di lato e per nulla intenzionata a rimettersi dritta, pare congelata nell'eternitร .

Poi, non so come, Sergio riesce a riportare equilibrio nel disequilibrio e a raddrizzare l’imbarcazione. Ho la sensazione di ridestarmi da un incubo e chiudendo gli occhi un breve istante ringrazio il Mare per averci risparmiati.

Quando li riapro, le luci di Otranto brillano tremule in lontananza e come un miraggio di pace e di amore ci attirano palpitanti.

*

Spesso nel corso della mia vita, lui รจ riuscito a risollevarmi da situazioni burrascose e disperate: poche parole e pochi gesti misurati riescono a togliermi d'impaccio e a dare il giusto valore alle cose.

La decisione di lasciare il mio lavoro aveva richiesto mille riflessioni: era parte di me ed essere infermiera era diventato piรน un modo di vivere, che una professione. Purtroppo i problemi di salute e i ritmi di lavoro erano ormai diventati inconciliabili con il mio benessere psicofisico e proseguire avrebbe significato un crollo verticale. Come me, altre colleghe avevano preso il volo, ormai prive di forze, incomprese da tutti se non addirittura vituperate e minacciate.

Ma nessuna di noi compรฌ quella scelta a cuor leggero.

Mio marito visse con me il 2020, mi supportรฒ in ogni modo possibile e impossibile: penso che non sarei riuscita ad arrivare fino in fondo senza di lui.

E cosรฌ su quella barca galleggiante, sferzata dal vento e in balia di forze quasi incontrollabili, rammento quei momenti tanto simili: anche allora cercavo di aggrapparmi a tutto pur di non soccombere e lui mi rassicurava dicendo:

«Stai tranquilla, ce la faremo.»

Quella notte, in prossimitร  di Otranto avviene un secondo "miracolo": un gruppo di delfini emerge dal nero del mare e prende a danzare davanti alla prua. Li vedo in controluce: sullo sfondo le luci del porto e in primo piano gli spruzzi dei loro corpi sinuosi e scuri.

Un messaggio di speranza che tanto agognavo.

Dura un attimo ma ancora oggi li ricordo come se quell’attimo si sia impossessato della mia mente e ancora produca i suoi benefici effetti.

*

L’entrata in porto non รจ semplice: non ci sono posti barca e dobbiamo gettare l’ancora in rada, dove per tre lunghi giorni e tre lunghe notti siamo costretti dal maltempo a restare ancorati.

L’ancora raschia il fondo, trascinata dalle onde che raggiungono un metro e mezzo di altezza. Il vento si insinua dappertutto e soffia a 30 nodi (1 nodo equivale a circa 1,852 km/h).

La realtร  รจ che questa rada non รจ protetta nรฉ dalle onde, nรฉ dal vento.

Perciรฒ per tre giorni dormiamo a malapena, mangiamo di rado cibi freddi e scatolame. Spesso ci procuriamo dei lividi perchรฉ la barca ci sbatte come burattini ogni volta che รจ necessario muoversi, ad esempio per andare in bagno. Ci aggrappiamo a ogni mobile o passamano, ma talvolta lo spostamento รจ cosรฌ repentino e forte che riesce a trascinarci contro qualcosa. Gli oggetti negli stipetti: scatolame, piatti e bicchieri, sbattono l’uno contro l’altro aumentando il senso di incertezza della situazione. La notte รจ un concerto cacofonico.

Finalmente al terzo giorno, meteo alla mano, decidiamo di salpare. Siamo felici: noi e le dinamiche del nostro rapporto abbiamo superato questa prova, cosรฌ snervante sia a livello mentale che fisico. Ne siamo usciti piรน uniti.

Cosรฌ col mare e il vento favorevoli, puntiamo verso la nostra meta finale: le isole greche.

Ma ancora paragono quella situazione alle vicende accadute nel 2020, quando niente potevamo contro Madre Natura se non resistere e sperare.

*

In mare aperto l’orizzonte si allarga e si vedono cose che dal porto non si possono vedere.

Raggiungere Othoni รจ come raggiungere in un colpo solo la Grecia, l'Olimpo e i miti omerici.

Ulisse fu trattenuto per sette anni dalla Dea Calipso proprio in quest'isola, oasi popolata da pesciolini argentati in acque cristalline e rocce a picco sul mare.

E mentre la nostra barca solca il mare io sogno incantesimi, Divinitร  e dolci amplessi.

Il maestrale รจ diminuito, apriamo il "Code Zero", una vela ampia e leggera che รจ in grado di catturare ogni sbuffo di vento.

รˆ talmente bella, con quel suo colore grigio argenteo cosรฌ simile alla pelle dei delfini, che rimango come incantata a osservarla aprirsi maestosa, quasi accogliendo in sรฉ la vita, il mondo, il futuro.

Ora ne sono certa: questo รจ il mio posto, anche se tutti hanno remato contro la decisione di mollare tutto per affidarmi al mare.

E proprio lรฌ, accanto al mio uomo che tiene ben saldo il timone, la vedo per la prima volta.

Avvolta in una leggera nebbia emerge Othoni (o forse si tratta della magica Ogigia, sacro suolo della Dea?).

Non resisto all’entusiasmo e urlando di gioia con il telefonino inizio una diretta, dedicando quell’incanto a tutte le mie ex colleghe e colleghi ospedalieri. Una dedica rotta dall’emozione e dal pianto liberatorio che spesso sopravviene dopo grandi fatiche.

“Sono io, viva, qui ed ora. Sono esattamente dove voglio e devo essere.”

*

Othoni ti lascia senza fiato.

Calare l’ancora nella baia di Ammos รจ quasi violare un sito incontaminato: acque cristalline, sette metri di purezza in cui contemplarsi, uno specchio limpido e fermo dove banchi di pesciolini guizzano sereni. Gli occhi ti si riempiono di bellezza.

Caliamo il gommone e solcando quella superficie trasparente ci dirigiamo verso la spiaggia.

L’aria รจ fresca, la respiriamo a pieni polmoni assaporandone ogni sfumatura. Ormeggiamo su una piccola banchina.

Appena posiamo i piedi, questi si riempiono di sabbia: un genuino benvenuto terrestre.

Dopo un centinaio di metri raggiungiamo il paesino: poche costruzioni, qualche bar, alcuni ristoranti e un supermercato. Scegliamo un ristorante che si affaccia sulla baia.

Dopo una settimana di stenti siamo talmente affamati, che mangeremmo pure la tovaglia.

 Mentre attendiamo l'aperitivo arriva una ragazza greca. รˆ vestita in modo semplice: una canotta usurata e un paio di jeans sgualciti, ma l'abbigliamento contrasta con la sua figura, che pare cesellata nel marmo e scolpita come solo Fidia o Prassitele sapevano fare. Nella mia immaginazione penso di cenare sotto lo sguardo incantevole e benigno di una Dea.

E mentre le mie dita s'intrecciano a quelle di Sergio in un brindisi appassionato, ogni tanto il nostro sguardo si posa su "SEA AMOR", la barca dei nostri sogni, cullata dall’amore di Othoni.

(Pagina Facebook: SEA AMOR LA NOSTRA GRANDE AVVENTURA รˆ INIZIATA)

 Copyright @ Emanuela Taddei Tutti i diritti riservati

Libri ๐Ÿ“š







 Proseguiamo con il filone medico... 

L’elaborazione del vissuto passa anche attraverso la lettura.


domenica 15 maggio 2022

Signore delle cime


 Signore Delle Cime

Dio del cielo

Signora delle cime

Un nostro amico hai chiesto alla montagna

Ma ti preghiamo

Ma ti preghiamo

Su nel paradiso

Su nel paradiso

Lascialo andare

Per le tue montagne

Santa Maria

Signora della neve

Coprรฌ col bianco soffice mantello

Il nostro amico, nostro fratello

Su nel paradiso

Su nel paradiso

Lascialo andare

Per le tue montagne


Fonte: Musixmatch

Compositori: Giuseppe De Marzi

Testo di Signore Delle Cime © Curci Edizioni S.r.l.

(Foto da web) 



mercoledรฌ 11 maggio 2022

12 maggio 2022 Giornata dell'infermiere (dedicata a Liliana Giotti)

 

12 maggio 2022 LA GIORNATA DELL'INFERMIERE
Dedico questo giorno cosรฌ importante a Liliana Giotti, la mamma di Sergio ❤️
Allora la nostra professione era rispettata, allora l'Ordine Professionale ne tutelava il decoro.
Oggi stanno distruggendo la nostra identitร  a favore di altre figure, che non hanno il nostro stesso percorso formativo, a scapito dell'assistenza.
Oggi non c'รจ niente da festeggiare. 

 

martedรฌ 19 aprile 2022

Jim Morrison



 Ognuno di noi ha un paio di ali, ma solo chi sogna impara a volare.

Jim Morrison 

Se ami qualcosa lasciala andare via, solo se torna sarร  veramente tua.

Jim Morrison

รˆ in questo che consiste il vero amore: lasciare che una persona sia ciรฒ che davvero รจ. La maggior parte delle persone ti amano per quello che pretendono tu sia.

Jim Morrison