IO SONO IL LUPO-I AM THE WOLF - Emanuela Taddei
Recensione:
Una sorpresa questo libro, non pensavo fosse cosรฌ coinvolgente. Emanuela scrive benissimo, ti coinvolge con la vita dei lupi, insegna: da leggere in un fiato!
IO SONO IL LUPO-I AM THE WOLF - Emanuela Taddei
Recensione:
Una sorpresa questo libro, non pensavo fosse cosรฌ coinvolgente. Emanuela scrive benissimo, ti coinvolge con la vita dei lupi, insegna: da leggere in un fiato!
Per curiositร sto leggendo un libro di Roberto Bolle, pubblicato nel 2020: Parole che danzano.
Mi sono imbattuta in un suo ringraziamento. Non me lo sarei mai aspettata… L’Etoil ci paragona ad “angeli umani”. L’Etoil…
Anime pure e votate all’Arte, quella con la A maiuscola, si sono accorte di noi.
Grazie Roberto Bolle ๐
IO TI TROVERร - SHANE STEVENS
Settecento pagine lette in soli otto giorni.
Un thriller che richiede, a mio parere, molto pelo sullo stomaco: scene raccapriccianti e sanguinolente, in cui l’erotismo si fa audace e necrofilo.
L’animo “umano” del serial killer e di chi cerca di catturarlo (detective, reporter o psichiatra) viene scandagliato
fino all’estrema conclusione: il male esiste in varie gradazioni in ognuno di noi. Lo consiglio, ma la mente non deve vacillare.
Ecco il giudizio del grande Stephen King:
«Uno dei piรน acuti romanzi mai scritti sul lato oscuro dell’American Dream. Lo raccomando senza riserve!».
Emanuela Taddei
Conquistare alla fine di una parola la lettera A รจ conquistare un rispetto che alle donne spesso รจ negato:
Pittore-pittrice.
Professore-professoressa.
Dottore-dottoressa.
Notaio-notaia.
Deputato-deputata.
In un mondo tutto declinato al maschile teniamoci strette le nostre A, perchรฉ hanno un significato ben piรน importante di una semplice regola grammaticale.
Emanuela Taddei
ARQUATA E LE ALTRE
๐บ๐๐ฏ๐๐ฏ๐ ๐๐ ๐๐ง๐ง๐ข ๐ ๐ฆ๐๐ณ๐ณ๐จ, ๐ข๐ฅ ๐ฅ๐ฎ๐ฉ๐จ ๐๐๐ซ๐ฅ๐ข๐ง๐จ, ๐๐ซ๐๐ฌ๐๐ข๐ฎ๐ญ๐จ ๐ข๐ง ๐๐๐ญ๐ญ๐ข๐ฏ๐ข๐ญ๐̀ ๐ฉ๐๐ซ๐๐ก๐́ ๐ฌ๐จ๐๐๐จ๐ซ๐ฌ๐จ ๐๐ ๐๐ฎ๐๐๐ข๐จ๐ฅ๐จ, ๐ฌ๐ญ๐ซ๐๐ฆ๐๐ญ๐จ ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐๐๐ฆ๐ ๐ ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐ซ๐จ๐ ๐ง๐, ๐๐จ๐ฉ๐จ ๐๐ฌ๐ฌ๐๐ซ๐ ๐ฌ๐ญ๐๐ญ๐จ ๐๐๐๐๐ง๐๐จ๐ง๐๐ญ๐จ ๐๐๐ฅ ๐๐ซ๐๐ง๐๐จ.
๐๐ซ๐๐๐ญ๐ฎ๐ซ๐ ๐๐ฌ๐ฌ๐๐ข ๐ฉ๐ข๐ฎ̀ ๐ฆ๐ข๐ญ๐ ๐๐ข ๐ญ๐๐ง๐ญ๐ข ๐๐ข๐ฉ๐๐๐ข ๐๐ก๐ ๐ง๐๐ฅ ๐๐ซ๐๐ญ๐ญ๐๐ฆ๐ฉ๐จ ๐๐๐๐ข๐๐ฆ๐จ ๐ฏ๐ข๐ฌ๐ญ๐จ ๐๐ ๐ ๐ข๐ซ๐๐ซ๐ฌ๐ข ๐๐๐ง๐ญ๐ซ๐จ ๐ ๐ข๐ง๐ญ๐จ๐ซ๐ง๐จ ๐๐ฅ ๐๐ซ๐๐ญ๐๐ซ๐ – ๐ ๐๐ง๐๐จ๐ซ๐ ๐ฅ๐ ๐๐ญ๐จ๐ซ๐ข๐ ๐ฉ๐จ๐ญ๐ซ๐̀ ๐ซ๐ข๐ฌ๐๐ซ๐ฏ๐๐ซ๐๐ข ๐ฌ๐จ๐ซ๐ฉ๐ซ๐๐ฌ๐... – ๐๐๐ซ๐ฅ๐ข๐ง๐จ ๐๐ซ๐ ๐๐ข๐ฏ๐๐ง๐ญ๐๐ญ๐จ ๐ฎ๐ง ๐ฌ๐ข๐ฆ๐๐จ๐ฅ๐จ ๐๐๐ข ๐๐ข๐๐ข๐ฅ๐ฅ๐ข๐ง๐ข, ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐ฅ๐จ๐ซ๐จ ๐ซ๐๐ฌ๐ข๐ฌ๐ญ๐๐ง๐ณ๐ ๐ ๐ข๐ง๐ฌ๐ข๐๐ฆ๐ ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐ฅ๐จ๐ซ๐จ ๐ฌ๐จ๐ฅ๐ข๐ญ๐ฎ๐๐ข๐ง๐.
๐๐ซ๐ ๐ข๐ง๐๐๐ญ๐ญ๐ข ๐ฅ'๐ฎ๐ง๐ข๐๐จ ๐๐ง๐ข๐ฆ๐๐ฅ๐ ๐ซ๐ข๐ฆ๐๐ฌ๐ญ๐จ ๐๐จ๐ฉ๐จ ๐ข๐ฅ ๐ฌ๐ข๐ฌ๐ฆ๐ ๐ง๐๐ฅ ๐๐๐ง๐ญ๐ซ๐จ ๐๐๐ฎ๐ง๐ข๐ฌ๐ญ๐ข๐๐จ ๐๐ข ๐๐๐ฌ๐ญ๐๐ฅ๐ฌ๐๐ง๐ญ๐๐ง๐ ๐๐ฅ๐จ ๐ฌ๐ฎ๐ฅ ๐๐๐ซ๐, ๐๐ซ๐๐๐ญ๐จ ๐๐ ๐๐๐ฌ๐ฌ๐ข๐ฆ๐จ ๐๐๐ฅ๐ฅ'๐๐ซ๐ฌ๐จ, ๐๐ก๐ ๐๐จ๐ฆ๐ ๐ฆ๐จ๐ฅ๐ญ๐ข ๐ซ๐ข๐๐จ๐ซ๐๐๐ซ๐๐ง๐ง๐จ ๐ง๐๐ฅ ๐๐๐๐ ๐ฌ๐ข ๐ญ๐จ๐ฅ๐ฌ๐ ๐ฅ๐ ๐ฏ๐ข๐ญ๐, ๐ฌ๐จ๐ญ๐ญ๐จ ๐ฅ'๐จ๐ง๐๐ ๐๐๐ฅ ๐ญ๐ซ๐๐ฎ๐ฆ๐ ๐๐๐ซ๐ข๐ฏ๐๐ญ๐จ ๐๐๐ฅ ๐ญ๐๐ซ๐ซ๐๐ฆ๐จ๐ญ๐จ ๐ ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐ฉ๐๐ซ๐๐ข๐ญ๐ ๐๐ข ๐ญ๐ฎ๐ญ๐ญ๐จ: ๐๐๐ฌ๐, ๐๐ญ๐ญ๐ข๐ฏ๐ข๐ญ๐̀ ๐ ๐ช๐ฎ๐๐ฅ๐ฅ๐จ ๐ฌ๐ญ๐๐ฌ๐ฌ๐จ ๐๐๐ง๐ญ๐ซ๐จ, ๐๐ซ๐๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ ๐ฏ๐จ๐ฅ๐จ๐ง๐ญ๐๐ซ๐ข๐ฌ๐ญ๐ข๐๐ ๐๐ก๐ ๐๐ซ๐ ๐๐ข๐ฏ๐๐ง๐ญ๐๐ญ๐ ๐ฉ๐ซ๐๐ณ๐ข๐จ๐ฌ๐จ ๐ฉ๐ฎ๐ง๐ญ๐จ ๐๐ข ๐ซ๐ข๐๐๐ซ๐ข๐ฆ๐๐ง๐ญ๐จ ๐ฉ๐๐ซ ๐ญ๐ฎ๐ญ๐ญ๐จ ๐ข๐ฅ ๐ญ๐๐ซ๐ซ๐ข๐ญ๐จ๐ซ๐ข๐จ.
๐ ๐ญ๐ฎ๐ญ๐ญ'๐จ๐ ๐ ๐ข, ๐ฌ๐๐ข ๐๐ง๐ง๐ข ๐๐จ๐ฉ๐จ, ๐ข๐ฅ ๐๐๐ง๐ญ๐ซ๐จ ๐๐๐ฎ๐ง๐ข๐ฌ๐ญ๐ข๐๐จ ๐๐ข ๐๐๐ฌ๐ญ๐๐ฅ๐ฌ๐๐ง๐ญ๐๐ง๐ ๐๐ฅ๐จ ๐ฌ๐ฎ๐ฅ ๐๐๐ซ๐, ๐ฆ๐๐ฅ๐ ๐ซ๐๐๐จ ๐ซ๐๐ข๐ญ๐๐ซ๐๐ญ๐ ๐ฉ๐ซ๐จ๐ฆ๐๐ฌ๐ฌ๐, ๐ง๐จ๐ง ๐̀ ๐ซ๐ข๐ง๐๐ญ๐จ. ๐ ๐๐๐ซ๐ฅ๐ข๐ง๐จ ๐ง๐จ๐ง ๐ก๐ ๐๐๐ญ๐ญ๐จ ๐ข๐ง ๐ญ๐๐ฆ๐ฉ๐จ ๐ ๐ฏ๐๐๐๐ซ๐ ๐๐จ๐ฅ๐ฆ๐๐ญ๐ ๐ฅ๐ ๐ฌ๐ฎ๐ ๐ฌ๐จ๐ฅ๐ข๐ญ๐ฎ๐๐ข๐ง๐.๐บ
Articolo di Cronache Maceratesi:
https://www.cronachemaceratesi.it/2022/12/05/e-morto-il-lupo-merlino-se-ne-va-un-simbolo-di-speranza-e-resistenza/1706738/
Video di รtv Marche: https://m.facebook.com/watch/?v=851876659477937&extid=NS-UNK-UNK-UNK-IOS_GK0T-GK1C&mibextid=2Rb1fB&ref=sharing
Articolo di VeraTv:
https://veratv.it/index.php/2022/12/05/morto-il-lupo-merlino-simbolo-di-speranza-dei-sibillini/
ร morto il lupo Merlino. “Se ne va un simbolo di speranza e resistenza”.
Piango lacrime amare e mio marito mi guarda e non comprende questo mio stato. Per lui e immagino, per tutti gli altri, si tratta di una reazione “esagerata”.
Per me non lo รจ.
Massimo Dell’Orso e il suo lupo furono fonte di ispirazione per il mio romanzo “Io sono il lupo, ) am the wolf”, Massimo si suicidรฒ perchรฉ non resse l’esilio dopo il terremoto.
Paolo Bolognini il fotografo naturalista, che con grande generositร mi permise di utilizzare una sua foto per la copertina, venne a mancare dopo una lunga malattia.
Merlino oggi ci ha abbandonati.
Non so come spiegare questo mio dolore…
Il mio dono al lupo era completo perchรฉ c’erano loro: testimoni silenziosi di questo mio tentativo di far conoscere il lupo.
Oggi sono molto triste.
Adolfa, Rolf, Ursula, Boris, Gonzalo, Rudi, Conan, Lobo e Tala, i miei lupi, sono in lutto, proprio come me.
Buon viaggio lupo Merlino ๐ค
Addio…
Stefano, grazie figlio mio, per il tuo messaggio di stamane. Ecco! Io sono felice, come mamma e come autrice (e fa pure rima ๐คฃ๐คฃ๐คฃ).
“Stamattina ho letto i ricordi di un'infermiera... ร molto bello, una testimonianza importante della tua vita e di una delle professioni piรน difficili al mondo... Tantissime emozioni... L'ho letto dalla prima all'ultima pagina con le lacrime agli occhi...” Stef ๐
23 novembre 2022 BRESCIA
Bellissima dedica! Grazie Maurizio ๐
La tua preziosa illustrazione si trova all’interno di “Ricordi di un’infermiera”.
Perciรฒ ogni pagina รจ un supplizio, un vivisezionarmi per raggiungere l’altra me stessa.
Nel corso degli anni mi sono immedesimata in lupi, dei, eroi e fantasmi.
Ogni romanzo mi pone nuove sfide.
Forse non sono una vera scrittrice: una vera scrittrice saprebbe cosa scrivere e come scriverlo; io per la maggior parte del tempo mi soffermo su una semplice preposizione e so per certo che la sbaglierรฒ.
Ogni tempo verbale mi ossessiona. Il mio substrato dialettale traspare in ogni frase.
Nonostante tutto devo obbedire alla vampira e scrivere di lei.
Emanuela Taddei
(Da Web: Scrittura cuneiforme).
Iniziato…
Questa รจ la prima volta che scrivo un romanzo senza documentarmi.
Unico libro letto: Dracula di Bram Stoker.
Lo scrivo di getto, senza riflettere.
Da oggi sono e sarรฒ immersa completamente nel personaggio.
Sono una vampira…
(Foto da Web).
Un romanzo che lessero tutti gli anestesisti con cui lavorai in Rianimazione. Me lo consigliarono.
Dai! Dopo circa quindici anni mi sono decisa a leggerlo.
Crudo e realistico come non mai. L’ultima scena in Sala Operatoria mi ha fatto ripiombare in una fatidica notte in cui cercammo di salvare un paziente senza riuscirci.
Un dolore immenso.
Forse alcune descrizioni di medici e infermieri sono un po’ estremizzate, non siamo cosรฌ “insensibili”, anzi. Ma ci sta. Capita.
Pagina Facebook LIBRI, CHIACCHIERE, CAFFร E Tร.
Oggi รจ lunedรฌ. Ringrazio l’amministratore di questo gruppo perchรฉ esiste un lunedรฌ anche per noi.
Noi che (in fondo, in fondo) non ci sentiamo scrittori, perchรฉ non supportati da una casa editrice.
Rispetto agli altri lunedรฌ, questo lunedรฌ l’ho atteso con ansia.
“Ricordi di un’infermiera” รจ un condensato di ciรฒ che ho vissuto.
Piccoli flash senza un percorso temporale.
Ricordi che sono sempre in agguato e mi colpiscono quando meno me lo aspetto.
Ho deciso di metterli su carta e impedire loro di farmi male.
La scrittura รจ la migliore terapia che esista.
Emanuela, una di voi ๐
Questo รจ il link:
PREFAZIONE
Quando un infermiere/a lascia la professione, il cittadino comune interpreta tale gesto come un tradimento, di solito liquidato con una semplice frase fatta:
-Non aveva la “vocazione”, non era “portato”.
Frasi di questo genere sono vagamente offensive e quasi mai veritiere. Si tratta spesso di infermieri/e che per anni si sono dedicati con entusiasmo alla Professione, accettandone di buon grado i disagi. E fin dall’inizio si sapeva che non si trattasse di una scampagnata…
Se si vogliono capire le motivazioni che spingono un infermiere al licenziamento รจ necessario scavare altrove, e le pagine seguenti sono il risultato della mia personale ricerca.
Chi tanto ha dato, tanto ha sofferto.
Certo il nostro lavoro non รจ solo dolore e tristezza, ma il continuo contatto con la sofferenza altrui fiacca le menti e altera i caratteri piรน resistenti. ร un logorio che non si vede, non eclatante. Evidente solo a chi ogni giorno si trascina in reparto sempre piรน stanco, e ai suoi familiari.
Alla fine ciรฒ che conta รจ l’opinione dei malati ed essi con me sono sempre stati riconoscenti… E coloro che non ce l’hanno fatta, sono convinta mi proteggano da lassรน, perchรฉ sanno che ho dato tutto ciรฒ che ero in grado di dare per farli stare bene, anche a fine vita.
Loro capiranno la mia scelta.
Spero che dopo questa non facile lettura, comprendiate quanto difficile e onerosa dal punto di vista fisico e mentale sia la mia professione.
Perciรฒ buona lettura.
Emanuela, una di voi.
Un resoconto tragico e accorato di ciรฒ che accadde in un ospedale bergamasco durante la prima ondata Covid (marzo 2020).
Un rianimatore ed un paziente si raccontano in prima persona.
Entrambi sono riusciti a trasmettere tutto ciรฒ che anche noi vivemmo nello stesso periodo.
Brescia fu colpita altrettanto duramente.
L’ospedale in cui lavoravo accolse il primo paziente Covid il 24 febbraio 2020.
In sole due settimane si trasformรฒ in un enorme “lazzaretto”, comprensivo di tecnostrutture esterne.
Leggere un libro non sarร di certo sufficiente per comprendere ciรฒ che accadde a Bergamo e a Brescia, perรฒ potrebbe aiutare.
Spero che i sanitari siano infine visti nella giusta prospettiva.
Emanuela Taddei
Un resoconto impressionante del Fastnet 1979: regata d’altura, funestata da una burrasca forza 10.
Testimonianze agghiaccianti e realistiche.
Insegnamento principe: non abbandonare mai la barca, fino a che non vi sia la certezza di un imminente affondamento.
Emanuela Taddei
Dentro l’uragano - Derek Lundy
Ricostruzione dettagliata della Vendรฉe Globe del 1996/97 (terza edizione). Circumnavigazione completa in solitario, senza scalo e senza assistenza esterna, pena la squalifica.
Ufficialmente: quindici barche in gara, al traguardo solo sei.
Una lotta per la sopravvivenza piรน che una gara.
Emanuela Taddei
Dopo trent’anni un membro dell’equipaggio del Grimalkin racconta la sua versione dei fatti. Una veritร orribile: abbandonato, con un compagno morente, su una barca ormai ingovernabile, sottoposta a continue scuffie (ribaltamenti). Un ragazzo che riesce a sopravvivere e che trova il coraggio di raccontarsi e cosรฌ elaborare un’esperienza che nessuno di noi dovrebbe affrontare: il tradimento.
Storia molto toccante.
Emanuela Taddei
L’ATLANTICO SENZA RIPARO - Alessandro Di Benedetto
Alessandro รจ la prova vivente che i sogni si possono realizzare. Le denigrazioni subite, le prese in giro, i “saggi” consigli non l’hanno fermato.
La sua impresa infine รจ stata omologata come primato assoluto mondiale.
I sogni davvero fanno volare verso il traguardo, a dispetto dei “non sognatori”.
Emanuela Taddei
Lo so, lo so! Ci sono ricascata!
Ho iniziato un nuovo romanzo!
E no! Non riguarda il cane-eroe!
E no! Non รจ quello ambientato su una nave da crociera!
Erano nel cassetto, pronti per essere scritti nel 2020…
Da allora tutto รจ cambiato.
Sicuramente li scriverรฒ.
Il mio cane-eroe graffia sempre la mia porta per poter entrare.
Lo sento, specialmente quest’anno in cui la guerra riempie i nostri pensieri.
Perรฒ … รฉ arrivata lei, la vampira…
Come non farla entrare???
(Foto da web)
DANZA MACABRA SUL LAGO D’ISEO
Grazieeeeee…
Una mia carissima amica ๐ dopo aver letto il mio racconto:
- Letto tutto d'un fiato! Mi รจ piaciuto tantissimo. Sei la persona piรน pazza del mondo e invidio la tua lucida follia! E ti voglio bene non sai quanto!๐น
Ho seguito il suggerimento di un gruppo Facebook di lettura: sto ascoltando l’audiolibro I PROMESSI SPOSI di Alessandro Manzoni.
Lo dovetti leggere alle Superiori.
Oggi come allora la figura di Gertrude, la monaca di Monza, emerge con potenza e prepotenza, surclassando tutti gli altri personaggi, compresi i protagonisti.
Vale davvero la pena riavvicinarsi a questo classico.
Emanuela Taddei
(Foto da Web)
Lord Jim - Joseph Conrad
Pur essendo consapevole della grandezza di Conrad, ho letto a fatica questo romanzo. La trama non era molto chiara: il passaggio da un’ambientazione ad un’altra o fra un personaggio e l’altro non sempre era comprensibile. Una bella confusione.
Emanuela Taddei
RESTA CON ME - Tami Oldham
Puรฒ essere difficile per chi non abbia mai navigato a vela capire fino in fondo l’impresa di Tami, ma puรฒ comunque avvicinarsi a questo libro senza esserne deluso, anzi.
Per chi invece naviga questa autobiografia raccoglie tutte le emozioni, le paure, i sogni, l’amore e il dolore di perdere la persona amata tra le onde.
Ne consiglio la lettura.
Emanuela Taddei
Wilbur Smith - Come il mare
Un romanzo travolgente “come il mare”.
I veri protagonisti sono le mastodontiche petroliere, i rimorchiatori ed i loro equipaggi.
Attraverso descrizioni mozzafiato lo scrittore fa capire quanto siano pericolosi per i nostri oceani.
Nick Berg si muove come un equilibrista tra spinte ambientaliste e motivazioni economiche.
Infine troverร una risposta alla sua vita.
Emanuela Taddei
Nave (BS)
Post di Loretta Rossetti
Ho vissuto parecchi anni vicino al garza … quando ero piccola ci giocavo anche nelle acque!!!! Stamattina l’ho visto cosรฌ …… dai cassetti della mia memoria mai cosรฌ secco !!!!! Sarร questo il nostro futuro !! Questo mi spaventa tantissimo !!!!!! L’acqua il nostro oro …..
13 giugno 2022
Infine ce l’ho fatta: inviato (via email) per correzioni il mio nuovo nato.
Argomento: la professione infermieristica.
Ogni pagina รจ stata vergata con il sangue, il mio.
Lo sconsiglio a tutti i deboli di cuore.
(In fotografia: spilla da neo Infermiera).
24 ottobre 2022 Iseo (BS)
Bozza “Ricordi di un’infermiera”…
Apportate nuove correzioni, la copertina non รจ centrata, alcune fotografie all’interno del libro sono soggette a copyright, le sostituirรฒ con altre “free”.
Prevedo altre due bozze.
In teoria tra un mese รจ fuori.
Ora basta cincischiare… Vado al P. C. ed apporto le dovute correzioni…
Ringrazio coloro che, in fiducia, hanno scattato foto per me o mi hanno permesso di utilizzare una propria opera.
Questi ricordi sono davvero tosti, dice mio marito.
Ho garantito la privacy di tutti, tranne la mia.
Ma ciรฒ si รจ reso necessario affinchรฉ il lettore possa capire quanto onerosa sia la nostra professione.
Perciรฒ… Avanti!
Leggendo questo classico della letteratura americana, ho pensato molto a mio padre.
Ha lottato tanto nella vita: iniziรฒ a lavorare in fabbrica ad undici anni, crebbe quattro figlie, si sacrificรฒ al lavoro pur di non soccombere alla povertร . Si adattรฒ ad ogni sorta di occupazione, oltre al duro lavoro in fabbrica: boscaiolo, contadino, allevatore, cacciatore e pescatore.
Riuscรฌ a costruirsi una casa, a comprarsi la macchina, il televisore e la lavatrice.
Infine, dopo aver superato la crisi della metallurgia, ed essere anche stato disoccupato, si prefissรฒ di non restare mai piรน senza risorse.
Perciรฒ risparmiammo tutti per riuscire ad avere un piccolo conto in banca.
E come gli squali la banca erose i risparmi di una vita con pochi colpi di mano.
C’รจ una profonda ingiustizia che salva gli speculatori e distrugge le persone oneste che hanno fatto grande il nostro paese.
Solo a questo ho pensato leggendo “ Il vecchio e il mare”.
Emanuela Taddei
“Perchรฉ amiamo andar per mare a vela” di Luca Oriani
ร lunedรฌ di Pasqua. Sono solo in redazione, devo finire il 360° al piรน presto perchรฉ il giornale deve andare in stampa. Guardo distrattamente le mail, mi incuriosisce quello che ci scrive una lettrice. Butto via quello che ho giร scritto e decido che, per una volta il 360° non sarร scritto da me, ma da Emanuela, velista neofita. Leggetelo con attenzione e con il cuore aperto. Questo breve racconto รจ l’essenza del perchรฉ andare per mare a vela รจ cosรฌ affascinante, visto dal punto di vista di una donna. Alla faccia di chi pensa che la vela sia solo cosa da uomini.
Da infermiera a mozzo - Emanuela Taddei
Ore 22,30 Canale di Otranto – Luglio 2021
Il maestrale soffia incessante, l’albero รจ completamente piegato. Il peso delle vele trascina con sรฉ la barca, ormai una fragile conchiglia in balia delle onde.
La luna illumina le vele di una luce glaciale. Un suo tenue riflesso riverbera le onde che sbattono furiose contro le murate della barca.
Io sono aggrappata alla scotta (corda) del fiocco (vela piccola anteriore) con una mano, semplicemente occupata a non cadere in acqua.
Il giubbetto di salvataggio non contribuisce di certo a darmi maggior sicurezza: non so nuotare e quelle onde sembrano pronte ad avvilupparmi per nascondermi a chiunque possa giungere a salvarmi.
Il mare รจ nero: se non fosse per i riflessi lunari, neppure scorgerei l’altezza delle onde, e forse sarebbe meglio…
La barca si scuote a ogni colpo e la prua si inabissa con violenza per poi risalire gonfia di schiuma e di mare.
*
In questo momento mi chiedo come sono giunta a questo punto: scegliere questo genere di vita, affidarsi a quel fragile guscio in balia di forze primordiali, รจ davvero la soluzione per il mio malessere interiore?
Mi tremano le gambe, il cuore รจ a mille, mi guardo intorno e vedo solo mare, onde, vento e vele impazzite. Eppure nonostante la furia del mare e del vento che mi scuote come se fossi nulla, nonostante la Natura che mi spruzza sul viso la sua forza e la sua ineluttabilitร , sono ancora convinta di essere nel posto giusto. Angoscia del momento a parte.
Vedo mio marito che si arrampica per ridurre la superficie della randa, la vela grande centrale, e sa esattamente cosa fare e come. Spiarne i gesti, percepirne la calma interiore mi distoglie dai miei terrori: sรฌ, ho bisogno della sua sicurezza, perchรฉ ormai io non sono piรน sicura di niente.
Troppe volte sono stata illusa o tradita: dagli altri, da me stessa, dal mondo. A ben pensarci, la mia vita precedente รจ stata un continuo affidarmi alle mani sbagliate, per scoprire sul mio corpo ogni giorno un nuovo graffio, una nuova ferita.
*
La notte e le stelle hanno colmato l’orizzonte, e in lontananza finalmente scorgiamo, lontane, le luci del porto: per raggiungerlo sarร necessaria una brusca virata. Ogni volta che si esegue questa manovra la barca rimane per qualche istante in balia del vento, perciรฒ la si deve effettuare velocemente e senza errori.
Io devo allentare il fiocco per recuperarlo dalla parte opposta, ma non sono sufficientemente celere, e a causa della mia inesperienza combino un mezzo disastro. La barca travalica il nostro volere e ci spinge violentemente fuori rotta, piegandosi al limite del ribaltamento. Il timone fuoriesce dall’acqua e tutto diventa ingovernabile.
Quei pochi attimi sembrano dilatare il tempo e la barca, piegata di lato e per nulla intenzionata a rimettersi dritta, pare congelata nell'eternitร .
Poi, non so come, Sergio riesce a riportare equilibrio nel disequilibrio e a raddrizzare l’imbarcazione. Ho la sensazione di ridestarmi da un incubo e chiudendo gli occhi un breve istante ringrazio il Mare per averci risparmiati.
Quando li riapro, le luci di Otranto brillano tremule in lontananza e come un miraggio di pace e di amore ci attirano palpitanti.
*
Spesso nel corso della mia vita, lui รจ riuscito a risollevarmi da situazioni burrascose e disperate: poche parole e pochi gesti misurati riescono a togliermi d'impaccio e a dare il giusto valore alle cose.
La decisione di lasciare il mio lavoro aveva richiesto mille riflessioni: era parte di me ed essere infermiera era diventato piรน un modo di vivere, che una professione. Purtroppo i problemi di salute e i ritmi di lavoro erano ormai diventati inconciliabili con il mio benessere psicofisico e proseguire avrebbe significato un crollo verticale. Come me, altre colleghe avevano preso il volo, ormai prive di forze, incomprese da tutti se non addirittura vituperate e minacciate.
Ma nessuna di noi compรฌ quella scelta a cuor leggero.
Mio marito visse con me il 2020, mi supportรฒ in ogni modo possibile e impossibile: penso che non sarei riuscita ad arrivare fino in fondo senza di lui.
E cosรฌ su quella barca galleggiante, sferzata dal vento e in balia di forze quasi incontrollabili, rammento quei momenti tanto simili: anche allora cercavo di aggrapparmi a tutto pur di non soccombere e lui mi rassicurava dicendo:
«Stai tranquilla, ce la faremo.»
Quella notte, in prossimitร di Otranto avviene un secondo "miracolo": un gruppo di delfini emerge dal nero del mare e prende a danzare davanti alla prua. Li vedo in controluce: sullo sfondo le luci del porto e in primo piano gli spruzzi dei loro corpi sinuosi e scuri.
Un messaggio di speranza che tanto agognavo.
Dura un attimo ma ancora oggi li ricordo come se quell’attimo si sia impossessato della mia mente e ancora produca i suoi benefici effetti.
*
L’entrata in porto non รจ semplice: non ci sono posti barca e dobbiamo gettare l’ancora in rada, dove per tre lunghi giorni e tre lunghe notti siamo costretti dal maltempo a restare ancorati.
L’ancora raschia il fondo, trascinata dalle onde che raggiungono un metro e mezzo di altezza. Il vento si insinua dappertutto e soffia a 30 nodi (1 nodo equivale a circa 1,852 km/h).
La realtร รจ che questa rada non รจ protetta nรฉ dalle onde, nรฉ dal vento.
Perciรฒ per tre giorni dormiamo a malapena, mangiamo di rado cibi freddi e scatolame. Spesso ci procuriamo dei lividi perchรฉ la barca ci sbatte come burattini ogni volta che รจ necessario muoversi, ad esempio per andare in bagno. Ci aggrappiamo a ogni mobile o passamano, ma talvolta lo spostamento รจ cosรฌ repentino e forte che riesce a trascinarci contro qualcosa. Gli oggetti negli stipetti: scatolame, piatti e bicchieri, sbattono l’uno contro l’altro aumentando il senso di incertezza della situazione. La notte รจ un concerto cacofonico.
Finalmente al terzo giorno, meteo alla mano, decidiamo di salpare. Siamo felici: noi e le dinamiche del nostro rapporto abbiamo superato questa prova, cosรฌ snervante sia a livello mentale che fisico. Ne siamo usciti piรน uniti.
Cosรฌ col mare e il vento favorevoli, puntiamo verso la nostra meta finale: le isole greche.
Ma ancora paragono quella situazione alle vicende accadute nel 2020, quando niente potevamo contro Madre Natura se non resistere e sperare.
*
In mare aperto l’orizzonte si allarga e si vedono cose che dal porto non si possono vedere.
Raggiungere Othoni รจ come raggiungere in un colpo solo la Grecia, l'Olimpo e i miti omerici.
Ulisse fu trattenuto per sette anni dalla Dea Calipso proprio in quest'isola, oasi popolata da pesciolini argentati in acque cristalline e rocce a picco sul mare.
E mentre la nostra barca solca il mare io sogno incantesimi, Divinitร e dolci amplessi.
Il maestrale รจ diminuito, apriamo il "Code Zero", una vela ampia e leggera che รจ in grado di catturare ogni sbuffo di vento.
ร talmente bella, con quel suo colore grigio argenteo cosรฌ simile alla pelle dei delfini, che rimango come incantata a osservarla aprirsi maestosa, quasi accogliendo in sรฉ la vita, il mondo, il futuro.
Ora ne sono certa: questo รจ il mio posto, anche se tutti hanno remato contro la decisione di mollare tutto per affidarmi al mare.
E proprio lรฌ, accanto al mio uomo che tiene ben saldo il timone, la vedo per la prima volta.
Avvolta in una leggera nebbia emerge Othoni (o forse si tratta della magica Ogigia, sacro suolo della Dea?).
Non resisto all’entusiasmo e urlando di gioia con il telefonino inizio una diretta, dedicando quell’incanto a tutte le mie ex colleghe e colleghi ospedalieri. Una dedica rotta dall’emozione e dal pianto liberatorio che spesso sopravviene dopo grandi fatiche.
“Sono io, viva, qui ed ora. Sono esattamente dove voglio e devo essere.”
*
Othoni ti lascia senza fiato.
Calare l’ancora nella baia di Ammos รจ quasi violare un sito incontaminato: acque cristalline, sette metri di purezza in cui contemplarsi, uno specchio limpido e fermo dove banchi di pesciolini guizzano sereni. Gli occhi ti si riempiono di bellezza.
Caliamo il gommone e solcando quella superficie trasparente ci dirigiamo verso la spiaggia.
L’aria รจ fresca, la respiriamo a pieni polmoni assaporandone ogni sfumatura. Ormeggiamo su una piccola banchina.
Appena posiamo i piedi, questi si riempiono di sabbia: un genuino benvenuto terrestre.
Dopo un centinaio di metri raggiungiamo il paesino: poche costruzioni, qualche bar, alcuni ristoranti e un supermercato. Scegliamo un ristorante che si affaccia sulla baia.
Dopo una settimana di stenti siamo talmente affamati, che mangeremmo pure la tovaglia.
Mentre attendiamo l'aperitivo arriva una ragazza greca. ร vestita in modo semplice: una canotta usurata e un paio di jeans sgualciti, ma l'abbigliamento contrasta con la sua figura, che pare cesellata nel marmo e scolpita come solo Fidia o Prassitele sapevano fare. Nella mia immaginazione penso di cenare sotto lo sguardo incantevole e benigno di una Dea.
E mentre le mie dita s'intrecciano a quelle di Sergio in un brindisi appassionato, ogni tanto il nostro sguardo si posa su "SEA AMOR", la barca dei nostri sogni, cullata dall’amore di Othoni.
(Pagina Facebook: SEA AMOR LA NOSTRA GRANDE AVVENTURA ร INIZIATA)
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Dio del cielo
Signora delle cime
Un nostro amico hai chiesto alla montagna
Ma ti preghiamo
Ma ti preghiamo
Su nel paradiso
Su nel paradiso
Lascialo andare
Per le tue montagne
Santa Maria
Signora della neve
Coprรฌ col bianco soffice mantello
Il nostro amico, nostro fratello
Su nel paradiso
Su nel paradiso
Lascialo andare
Per le tue montagne
Fonte: Musixmatch
Compositori: Giuseppe De Marzi
Testo di Signore Delle Cime © Curci Edizioni S.r.l.
(Foto da web)
Jim Morrison
Se ami qualcosa lasciala andare via, solo se torna sarร veramente tua.
Jim Morrison
ร in questo che consiste il vero amore: lasciare che una persona sia ciรฒ che davvero รจ. La maggior parte delle persone ti amano per quello che pretendono tu sia.
Jim Morrison