Odio scrivere in prima persona, ma la “vampira” esige questo da me.
Perciò ogni pagina è un supplizio, un vivisezionarmi per raggiungere l’altra me stessa.
Nel corso degli anni mi sono immedesimata in lupi, dei, eroi e fantasmi.
Ogni romanzo mi pone nuove sfide.
Forse non sono una vera scrittrice: una vera scrittrice saprebbe cosa scrivere e come scriverlo; io per la maggior parte del tempo mi soffermo su una semplice preposizione e so per certo che la sbaglierò.
Ogni tempo verbale mi ossessiona. Il mio substrato dialettale traspare in ogni frase.
Nonostante tutto devo obbedire alla vampira e scrivere di lei.
Emanuela Taddei
(Da Web: Scrittura cuneiforme).
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