mercoledì 23 novembre 2022

Maurizio Tubal

 23 novembre 2022 BRESCIA 

Bellissima dedica! Grazie Maurizio 💙

La tua preziosa illustrazione si trova all’interno di “Ricordi di un’infermiera”.



sabato 19 novembre 2022

Devo obbedire alla vampira…


 Odio scrivere in prima persona, ma la “vampira” esige questo da me. 

Perciò ogni pagina è un supplizio, un vivisezionarmi per raggiungere l’altra me stessa.

Nel corso degli anni mi sono immedesimata in lupi, dei, eroi e fantasmi.

Ogni romanzo mi pone nuove sfide.

Forse non sono una vera scrittrice: una vera scrittrice saprebbe cosa scrivere e come scriverlo; io per la maggior parte del tempo mi soffermo su una semplice preposizione e so per certo che la sbaglierò. 

Ogni tempo verbale mi ossessiona. Il mio substrato dialettale traspare in ogni frase. 

Nonostante tutto devo obbedire alla vampira e scrivere di lei. 

Emanuela Taddei 

(Da Web: Scrittura cuneiforme).

giovedì 10 novembre 2022

Vampira


 10 novembre 2022 

Iniziato… 

Questa è la prima volta che scrivo un romanzo senza documentarmi. 

Unico libro letto: Dracula di Bram Stoker.

Lo scrivo di getto, senza riflettere.

Da oggi sono e sarò immersa completamente nel personaggio. 

Sono una vampira… 


(Foto da Web). 

lunedì 7 novembre 2022

Cosa sognano i pesci rossi


 Cosa sognano i pesci rossi - Marco Venturino

Un romanzo che lessero tutti gli anestesisti con cui lavorai in Rianimazione. Me lo consigliarono.

Dai! Dopo circa quindici anni mi sono decisa a leggerlo.

Crudo e realistico come non mai. L’ultima scena in Sala Operatoria mi ha fatto ripiombare in una fatidica notte in cui cercammo di salvare un paziente senza riuscirci. 

Un dolore immenso. 

Forse alcune descrizioni di medici e infermieri sono un po’ estremizzate, non siamo così “insensibili”, anzi. Ma ci sta. Capita.


domenica 6 novembre 2022

RICORDI DI UN’INFERMIERA- EMANUELA TADDEI


 7 novembre 2022 

Pagina Facebook LIBRI, CHIACCHIERE, CAFFÈ E TÈ.

Oggi è lunedì. Ringrazio l’amministratore di questo gruppo perché esiste un lunedì anche per noi. 

Noi che (in fondo, in fondo) non ci sentiamo scrittori, perché non supportati da una casa editrice.

Rispetto agli altri lunedì, questo lunedì l’ho atteso con ansia.

“Ricordi di un’infermiera” è un condensato di ciò che ho vissuto. 

Piccoli flash senza un percorso temporale.

Ricordi che sono sempre in agguato e mi colpiscono quando meno me lo aspetto.

Ho deciso di metterli su carta e impedire loro di farmi male.

La scrittura è la migliore terapia che esista. 

Emanuela, una di voi 💙



Questo è il link:

sabato 5 novembre 2022

Ricordi di un’infermiera


 Eccolo! 


PREFAZIONE


Quando un infermiere/a lascia la professione, il cittadino comune interpreta tale gesto come un tradimento, di solito liquidato con una semplice frase fatta:


-Non aveva la “vocazione”, non era “portato”.


Frasi di questo genere sono vagamente offensive e quasi mai veritiere. Si tratta spesso di infermieri/e che per anni si sono dedicati con entusiasmo alla Professione, accettandone di buon grado i disagi. E fin dall’inizio si sapeva che non si trattasse di una scampagnata…


Se si vogliono capire le motivazioni che spingono un infermiere al licenziamento è necessario scavare altrove, e le pagine seguenti sono il risultato della mia personale ricerca.


Chi tanto ha dato, tanto ha sofferto.


Certo il nostro lavoro non è solo dolore e tristezza, ma il continuo contatto con la sofferenza altrui fiacca le menti e altera i caratteri più resistenti. È un logorio che non si vede, non eclatante. Evidente solo a chi ogni giorno si trascina in reparto sempre più stanco, e ai suoi familiari.


Alla fine ciò che conta è l’opinione dei malati ed essi con me sono sempre stati riconoscenti… E coloro che non ce l’hanno fatta, sono convinta mi proteggano da lassù, perché sanno che ho dato tutto ciò che ero in grado di dare per farli stare bene, anche a fine vita.

Loro capiranno la mia scelta.

Spero che dopo questa non facile lettura, comprendiate quanto difficile e onerosa dal punto di vista fisico e mentale sia la mia professione.

Perciò buona lettura.

Emanuela, una di voi.


venerdì 4 novembre 2022

I giorni bui


 I giorni bui - Giovanni Albano

Un resoconto tragico e accorato di ciò che accadde  in un ospedale bergamasco durante la prima ondata Covid (marzo 2020). 

Un rianimatore ed un paziente si raccontano in prima persona.

Entrambi sono riusciti a trasmettere tutto ciò che anche noi vivemmo nello stesso periodo. 

Brescia fu colpita altrettanto duramente. 

L’ospedale in cui lavoravo accolse il primo paziente Covid il 24 febbraio 2020. 

In sole due settimane si trasformò in un enorme “lazzaretto”, comprensivo di tecnostrutture esterne. 

Leggere un libro non sarà di certo sufficiente per comprendere ciò che accadde a Bergamo e a Brescia, però potrebbe aiutare.

Spero che i sanitari siano infine visti nella giusta prospettiva. 

Emanuela Taddei


mercoledì 2 novembre 2022

Fasnet forza 10 è Dentro l’uragano



FASTNET:FORZA 10 - John Rousmaniere

Un resoconto impressionante del Fastnet 1979: regata d’altura, funestata da una burrasca forza 10. 

Testimonianze agghiaccianti e realistiche.

Insegnamento principe: non abbandonare mai la barca, fino a che non vi sia la certezza di un imminente affondamento.

Emanuela Taddei

Dentro l’uragano - Derek Lundy 

Ricostruzione dettagliata della Vendée Globe del 1996/97 (terza edizione). Circumnavigazione completa in solitario, senza scalo e senza assistenza esterna, pena la squalifica.

Ufficialmente: quindici barche in gara, al traguardo solo sei. 

Una lotta per la sopravvivenza più che una gara.

Emanuela Taddei



Abbandonati nella tempesta


 ABBANDONATI NELLA TEMPESTA - Nick Ward e Sinead O’Brien 

Dopo trent’anni un membro dell’equipaggio del Grimalkin racconta la sua versione dei fatti. Una verità orribile: abbandonato, con un compagno morente, su una barca ormai ingovernabile, sottoposta a continue scuffie (ribaltamenti). Un ragazzo che riesce a sopravvivere e che trova il coraggio di raccontarsi e così elaborare un’esperienza che nessuno di noi dovrebbe affrontare: il tradimento. 

Storia molto toccante.

Emanuela Taddei


L’Atlantico senza riparo

 L’ATLANTICO SENZA RIPARO - Alessandro Di Benedetto

Alessandro è la prova vivente che i sogni si possono realizzare. Le denigrazioni subite, le prese in giro, i “saggi” consigli non l’hanno fermato. 

La sua impresa infine è stata omologata come primato assoluto mondiale. 

I sogni davvero fanno volare verso il traguardo, a dispetto dei “non sognatori”. 

Emanuela Taddei