Il nome della rosa di Umberto Eco (audiolibro percorso Iseo - Gardone Val Trompia).
Quando lo lessi per la prima volta, frequentavo l’Istituto Magistrale Veronica Gambara.
Il nostro professore di Lettere, nonostante la sua giovane età, zoppicava. Non sapemmo mai quale patologia lo avesse colpito. Però quella menomazione per noi non fu mai d’ostacolo, nel senso che non ci facevamo caso. Era molto paziente e gentile, tanto che fece amare a tutti noi la sua materia. Fu lui a consigliarci Umberto Eco.
Comprammo così in massa “Il nome della rosa”.
Un romanzo da assaporare, riga dopo riga.
Poi un giorno entrò in classe e ci disse: - Avete la coscienza? Pausa.
E noi esclamammo - La coscienza?
-Sì! La coscienza di Zeno.
E tutti a comprare il romanzo di Italo Svevo.
In seguito cominciò a dirci: - Non si può non avere il Sapegno...
Un mantra ripetuto quotidianamente.
Il costo del volume era notevole, perciò stentammo a lungo prima di deciderci ad acquistarlo.
Infine ognuno di noi sfoggiava orgoglioso sul banco l’antologia tanto auspicata.
Molti altri libri, grazie al prof, scorsero tra le nostre dita.
Fu così che instillò in noi la voglia di leggere.
Oggi, ascoltando “Il nome della rosa”, ricordo con nostalgia le sue lezioni...
Grazie professore... In ritardo... Grazie 🙏
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