venerdì 4 ottobre 2019

Aquile Reali (da IO SONO IL LUPO)

SEGUITEMI SE NE AVETE IL CORAGGIO !!!
(da IO SONO IL LUPO di Emanuela Taddei)
Le due aquile reali spiegavano al vento le loro ali smisurate, tenendole parallele al corpo. Imponenti e maestose si muovevano nel cielo, ma l’oggetto della loro attenzione non era né uno scoiattolo, né una lepre…
Era giunta l’ora di abbandonare il nido e il loro piccolo tergiversa-va sull’orlo senza risolversi a lasciarlo. Le aquile, dotate d’una vi-sta acutissima, osservavano la testolina dell’aquilotto con le piume arruffate dal vento e gli occhietti luminosi che si guardavano in-torno indecisi sul da farsi.
Sul bordo dell’anfratto naturale il piccolo sbatteva le ali freneti-che, cercando di trovare il coraggio bastante a gettarsi in quel grande vuoto per cominciare la sua nuova vita.
Da lontano i genitori volteggiavano in tondo ed attendevano.

L’aquilotto sbatteva le ali, si affacciava, poi sbatteva ancora le ali, tornava, avanzava… Infine si lasciò cadere nel vento.
I genitori lo seguirono e lo incoraggiarono a volare più in alto e sempre più lontano, e l’aquilotto anche se un po’ maldestro pareva a suo agio in quel nuovo elemento: era un rapace, un superpreda-tore, e tutto il suo DNA gridava ai quattro venti che quello era il suo regno, lassù dove le vette toccavano il cielo.
Presto sarebbe stato in grado di volare ad altezze dove l’aria era gelida e rarefatta, per poi gettarsi con velocità impressionante sul-le prede.
Con il suo volo maestoso avrebbe detto a tutti che lui era diretto là dove soltanto le aquile osano andare: che lo seguissero se avevano coraggio!
(immagini da Web)

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