lunedì 28 marzo 2022

FEDEZ


 Da LA STAMPA 


Uno dei motivi per cui facciamo tanta fatica a parlare della malattia, che sia essa un'infezione, un tumore o una delle tante patologie che possono colpire gli esseri umani, è l'idea strisciante che la malattia sia un qualcosa di cui vergognarsi, come se fosse una colpa. [...]


Ecco perché il sincero, aperto, indifeso videomessaggio di Fedez ci ha toccato, stupito, scosso. Parlando della sua malattia sui social, mettendoci la faccia, l'anima, le lacrime, le emozioni e persino la paura, Fedez ha compiuto un gesto due volte rivoluzionario: non solo ha spazzato via quel preconcetto che ci fa vergognare del nostro corpo malato, ma ha anche restituito al mondo maschile quella fragilità che gli stereotipi di genere gli negano. Un uomo può avere paura. Un uomo può piangere senza nascondersi. Ma, soprattutto, Fedez ci ha mostrato che prendersi cura di sé, ascoltare i segnali che il corpo ci manda e fare prevenzione non significa essere deboli o paranoici. Significa dare valore alla vita e a tutto l'amore che c'è o che potrà arrivare.


Il commento completo di Antonella Viola è su La Stampa

Nessun commento:

Posta un commento