venerdì 17 febbraio 2023

Turno di notte

 TURNO DI NOTTE - GIACOMO PORETTI 


“Ogni tanto c’è una paura che mi si affaccia nella mente…” (Cit.)


È quella sensazione che mi impedisce di prendere sonno, perciò tengo accesa la luce o la televisione.  

Chi ha vissuto per anni a contatto con la morte e con la sofferenza, non può non provarla.

Ti assale all’improvviso e non riesci a domarla.

È la cruda realtà che hai tenuto fuori per poter svolgere al meglio il tuo lavoro. 

Ma la rimozione e i meccanismi di difesa prima o poi si pagano.

Lo sforzo di non far cadere il castello di carte alla fine le fa cadere tutte.

Le raccogli come se fossero cocci: la tua anima sbriciolata in mille modi.

Flash di ricordi: l’ultimo rantolo, la mano stretta alla tua, occhi febbricitanti e poi un susseguirsi di situazioni che hai saputo gestire ed ora non le gestisci più. 

Ti rotolano tra le mani come un castello di carte rovinato a terra.

E l’ansia ti assale… Non riesci più a tenerla fuori.

Penso che l’ignoranza di ciò che avverrà aiuti a vivere. 

Stasera non riesco a vivere perché l’ignoto per me è noto. 

E questo “noto” si attacca alla mia pelle e mi fa dire che la caducità della vita è reale, ed è proprio qui, stasera, in tutti i miei ricordi.


Emanuela Taddei


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