In cerca di Jane - Heather Marshall
Sto leggendo questo romanzo. Bellissimo.
Mi rendo conto che molti uomini non hanno la benché minima idea di cosa passi nella testa di una donna quando scopre di essere o non essere gravida.
Spesso il test viene eseguito in bagno, con trepidazione.
A seguire visite imbarazzanti.
Cosa prova una donna?
Felicità se desiderato, disperazione se non voluto.
Messa in cinta dall’uomo sbagliato, in un momento della propria vita non congruo, troppo giovane, troppo vecchia, i contraccettivi non hanno funzionato, un momento di debolezza, una violenza, troppo amore, poco amore.
Stesso dramma se non si riesce a concepire.
Una cosa è certa: tutte le scelte ricadono sul corpo della donna.
Solo una donna può decidere.
Nessun uomo si deve azzardare a sindacare sulle scelte delle donne.
Nessun politico, associazione, vari pro-vita, pro-famiglia e compagnia cantante.
Che questo DIRITTO sia di nuovo in discussione fa arrabbiare me e molte migliaia di altre donne.
Non esiste proprio!
Io come infermiera ho assistito alle IVG.
Nessuna donna rideva, nessuna.
Molte piangevano, si sentivano in colpa, si vergognavano.
Tutte queste corse ad ostacoli fanno male alla democrazia.
Io personalmente non ricorrerei alla 194 ma vorrei sapere che c’è.
Vorrei avere un piano B che mi permetta di vivere a modo mio e non nella maniera che vogliono gli altri.
Voglio essere libera di amare una donna e di non essere insultata, di cambiare sesso se la mia mente ed il mio cuore appartengono ad altro.
Voglio essere me stessa.
Non voglio essere picchiata, violentata, reclusa, castigata, coperta di veli e tonache, semplicemente perché sono una donna.
Rivendico questo mio DIRITTO: il diritto di esistere.
Emanuela Taddei
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