giovedì 31 ottobre 2024

Illustrazioni IO SONO IL LUPO


 IO SONO IL LUPO - I AM THE WOLF 

Per il mio romanzo ho fortemente voluto delle illustrazioni esplicative. Mi sono costate un occhio della testa ma il mio dono al lupo doveva essere perfetto.


STORIA DELLE ILLUSTRAZIONI 

Tra i miei ricordi infantili emerge un libro di racconti al cui interno spiccano delle illustrazioni, la più bella: una donna in mezzo a un prato fiorito spettinata dal vento che raccoglie i panni stesi. 

Ho sempre desiderato sfogliare ancora libri così, invece ora le illustrazioni le trovi tutte o in mezzo o alla fine.

Ho capito il perché. 

Io ho fatto uno sforzo enorme, non sono un editing, per distribuirle in modo omogeneo.

Veniamo alle illustrazioni: dopo aver scritto il romanzo, ho cercato delle foto su Internet da mostrare alla pittrice. La collaborazione è stata intensa, ad ogni illustrazione andavo a casa sua per verificare posizione coda e orecchie dei lupi e altre piccole cose. Infine sono nate, alcune sono dei piccoli capolavori: tipo la transumanza, il faggio, i lupi in corsa… Una galleria di quadri nella storia dei miei lupi.

Ho voluto gli originali, raramente li porto alle mie presentazioni, li custodisco e li proteggo. 

Questo è quanto. 

Grazie LUPO 🐺

venerdì 11 ottobre 2024

È difficile spiegare…

 Alberto Re: 

E' difficile spiegare a un non addetto ai lavori (io lo sono) una teoria della fisica, tipo la relatività, ma constato ogni giorno che allo stesso modo è difficile spiegare a uno scienziato la magia di un abbraccio, di una parola consolatoria detta al momento giusto, di un fiore donato. Per questo vedo molti uomini di scienza confusi negli intenti e fuorviati nelle proprie considerazioni. Sembra che la Natura impedisca a quanti  la sfidano impunemente una visione coerente di sè, e gli esclusi allora la negano, ripudiandola alla stregua di una moglie infedele. Ma contro le bizze della Natura (e forse del caso) siamo e saremo sempre perdenti, perchè non si tratta di una partita di calcio, dove se segni un goal in più vinci, ma piuttosto di una mano di poker dove abbiamo in mano carte potenzialmente vincenti, ma se fai la giocata sbagliata (quando ancora puoi giocare) ti estingui.

mercoledì 9 ottobre 2024

Tre camere a Manhattan


 TRE CAMERE A MANHATTAN di George Simenon

Questo breve romanzo è sorprendente.

L’ho ascoltato per caso su Ray Play, senza molta convinzione.

Invece Simenon ha superato sè stesso.

Ogni passaggio, sfumatura, gelosia, preoccupazione, sono descritti in modo pacato, scorrevole, sobrio.

I particolari, le minime modulazioni interiori, i cambi repentini di umore accompagnano il lettore facendolo sprofondare in una storia d’amore “moderna”, malata. 

Un uomo e una donna si incontrano in un bar a New York. Due naufraghi, reduci da matrimoni falliti, con figli, che non vedono mai.

La solitudine spinge l’uno contro l’altro.

“Contro” perché si fanno del male, finché la consapevolezza del loro amore li redime da una vita vissuta male e peccaminosa.

Un capolavoro. 

https://www.criticaletteraria.org/2016/09/tre-camere-manhattan-simenon.html?m=1


George Simenon

Scrittore belga di lingua francese (Liegi 1903 - Losanna 1989). Tra i più celebri e più letti esponenti non anglosassoni del genere poliziesco, la sua produzione letteraria, soprattutto romanzi gialli, è monumentale: essa conta poco meno di duecento romanzi, fra cui emergono − per popolarità in tutto il mondo e per salda invenzione − quelli della serie di Maigret, quasi tutti tradotti in italiano.

(Da Enciclopedia Treccani)

domenica 6 ottobre 2024

Afghanistan -Siba Shakib






 Afghanistan dove Dio viene solo per piangere di Siba Shakib 


Ho fotografato alcune pagine: l’incontro tra la protagonista Shirin-Gol (Dolce-Fiore) e un bambino-insetto. 

Un episodio triste in mezzo a mille altri episodi tristi. 

“La storia di Shirin-Gol non è unica nel suo genere: è la storia della quotidiana follia che migliaia di donne e uomini hanno vissuto e continuano a vivere in Afghanistan” (cit) 

Dov’è l’Occidente? Perché dimentica il dolore di questa povera gente in balia dei Talebani? 

Quanti errori abbiamo commesso in nome della democrazia? 

Abbiamo esportato solo ARMI e non la nostra CULTURA, quella che eleva l’uomo e lo rende migliore. 

Colpa! Dannata colpa!

Non so se Dio ci perdonerà. 

O piangerà per noi.


Emanuela Taddei