TRE CAMERE A MANHATTAN di George Simenon
Questo breve romanzo è sorprendente.
L’ho ascoltato per caso su Ray Play, senza molta convinzione.
Invece Simenon ha superato sè stesso.
Ogni passaggio, sfumatura, gelosia, preoccupazione, sono descritti in modo pacato, scorrevole, sobrio.
I particolari, le minime modulazioni interiori, i cambi repentini di umore accompagnano il lettore facendolo sprofondare in una storia d’amore “moderna”, malata.
Un uomo e una donna si incontrano in un bar a New York. Due naufraghi, reduci da matrimoni falliti, con figli, che non vedono mai.
La solitudine spinge l’uno contro l’altro.
“Contro” perché si fanno del male, finché la consapevolezza del loro amore li redime da una vita vissuta male e peccaminosa.
Un capolavoro.
https://www.criticaletteraria.org/2016/09/tre-camere-manhattan-simenon.html?m=1
George Simenon
Scrittore belga di lingua francese (Liegi 1903 - Losanna 1989). Tra i più celebri e più letti esponenti non anglosassoni del genere poliziesco, la sua produzione letteraria, soprattutto romanzi gialli, è monumentale: essa conta poco meno di duecento romanzi, fra cui emergono − per popolarità in tutto il mondo e per salda invenzione − quelli della serie di Maigret, quasi tutti tradotti in italiano.
(Da Enciclopedia Treccani)
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