OGNI VOLTA CHE IL LUPO di MARCO ANDREINI
55 minuti di strabiliante bellezza e grandiosità…
Dal tremulo fiorellino alla sferzante pioggia di neve, dal gioco distratto degli ungulati salterini al crudo pasto dei lupi…Immagini, suoni, colori… Riflessioni sussurrate e un po’ urlate a quel mondo che non ci appartiene più…
Colpita ed affondata, senza parole, io che di solito ne ho molte nella faretra…
Colpita e quasi intossicata, con il desiderio di rivedere questo documentario ogni ora, ogni minuto…perché è talmente vero da far piangere, talmente fragile da sentirne già la nostalgia…
Oggi, il giorno dopo, ho ancora gli occhi saturi di vita, di frastuono, di colori, di magia…
Magica Natura… Strana compagna che non comprenderemo mai se non quando non resterà più nulla, se non cenere tra le dita…
Fuggevole Natura… Una clessidra che si esaurisce e noi la lasciamo esaurire…
Spiazzata… Seduta in mezzo al pubblico su un’anonima poltroncina ho vissuto l’immensità in 55 minuti.
(55 era il mio codice da infermiera)
Un respiro, un soffio di vento, un ululato…
L’alieno (così il regista chiama il lupo) ha conquistato un altro cuore, quello del regista…
© Emanuela Taddei
Link:
https://m.youtube.com/watch?v=vV42umua37g
https://www.instagram.com/reel/C0gpfhNtuRl/?igsh=MTQ3eTNwZWJ5YnF1dA==
https://www.facebook.com/share/v/1DXGTZK7Dj/?mibextid=wwXIfr
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