CALEIDOSCOPIO- A.J.CRONIN
Già dalle prime pagine risulta evidente che la professione infermieristica abbia un substrato storico che influenza ancor oggi il nostro operare.
Ahimè influenza anche l’immagine stereotipata che hanno di noi i cittadini.
Il passato non si può certo negare, perché da esso sono derivati cambiamenti, il cui caposaldo è la nostra eticità.
Nulla sarebbe cambiato se il nostro spirito non fosse stato così determinato e mosso da valori universali.
In questi ultimi anni di pandemia cosa si è perso? Cosa non è stato capito?
L’abnegazione delle infermiere/i si infrange contro il muro di gomma dei governanti e dei politici.
Assistiamo a dimissioni volontarie che stanno scardinando del tutto il sistema sanitario nazionale, già al collasso da anni.
L’abnegazione è stata sostituita dalla rassegnazione e per alcuni dalla disperazione.
Accade in tutto il mondo.
La professione infermieristica, se non curata come un bene prezioso ed insostituibile (nemmeno dagli OSS come qualche politicante propone) è destinata ad una morte lenta ed irreversibile.
Qualcuno in alto, compreso il nostro Ordine, non ha ancora capito la portata di ciò che sta accadendo.
Non bastano più promesse, applausi e finti riconoscimenti economici, bisogna agire, è finita l’epoca dei Bla Bla Bla.
Emanuela Taddei
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