mercoledì 19 giugno 2024

Graffiti dell’anima


 "...è già il quinto giorno che dormi, mi sembra che potrebbe anche bastare non credi? Apri gli occhi e torna con noi..." (28 luglio 1996)


GRAFFITI DELL'ANIMA di Angela Gio Ferrari e Alberto Re


Chi l'ha detto che un libro non possa incrinare la parte dell'universo dal lato giusto? Chi l'ha detto che due semplici infermieri di neurochirurgia non possano spostare gli equilibri di un mondo insensibile alle miserie umane? Anestetizzato da carichi di violenza visti in TV? Chi l'ha detto oggi dovrebbe tacere.

Scrivere un libro non è solo fantasia, è plasmare le coscienze e renderle permeabili ai sentimenti, alle emozioni.

Questo semplice libro ha smosso la politica, con l'aiuto dell'Associazione Familiari e Vittime della Strada APS (AIFVS - APS).

L'antefatto: Angela e Alberto, infermieri di neurochirurgia, salendo le scale che portano al loro reparto, scoprono che centinaia di scritte di parenti in attesa fuori dalla Rianimazione sarebbero state cancellate. Giustamente si ritinteggiava il tutto. Finito il turno, armati di macchina fotografica (recuperata a casa) anzichè di siringhe, hanno scattato più foto possibili.

Foto lasciate a sedimentare nelle loro coscienze per lungo tempo.

Infine la scintilla: -Scriviamo un libro, scriviamo di loro, delle vittime.

Il libro ha fatto il giro dell'Italia, nelle scuole, grazie a Angela. Invece Alberto, il classico scrittore schivo, ha evitato il pubblico.

Entrambi a modo loro hanno cambiato le regole di questo mondo assurdo, dove le vittime restano vittime e cadono nell'oblio. 

Io li conosco bene entrambi: Alberto Re (attualmente colui che cura i miei testi) fu mio marito per metà della mia prima vita, Angela Gio Ferrari si intrecciò con me in varie situazioni lavorative all'interno degli Spedali Civili di Brescia. 

Ne consiglio la lettura. 

N.B. Scrivere non è solo da folli sognatori, scrivere cambia il mondo che ci circonda. 


Emanuela Taddei

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