CONSAPEVOLEZZA
Non sai mai cosa ti riservi la vita.
Quali sfide dovrai affrontare, quali dolori, menomazioni o malattie.
E di colpo capisci quanto tempo hai sprecato ad inseguire chimere o a crearti problemi inutilmente.
Cammini per strada con la schiena piegata e con il corpo che ti tradisce.
Non puoi non fare paragoni con ciò che eri e ciò che ora sei.
Diventerò anch’io invisibile come gli anziani dai bianchi capelli e dalla pelle grinzosa?
Sparirà dal ricordo la bella ragazza che fui, dagli occhi brillanti che sapevano stregare?
Resto rudere di castello, sgretolata dalla vita.
Non mi saranno d’aiuto gli affetti familiari perché troppo spesso mi hanno umiliata: un’infanzia grama e spaventosa.
Ed ancora cerco affetto e conforto dove il vuoto risponde muto.
Ed al volgere del mio tramonto non trovo un perché di tanto soffrire.
Non lo trovo.
E neppure mi risponde il creato.
Il nostro mondo volge al termine ed io ne sono testimone.
© Emanuela Taddei
