IO SONO IL LUPO non è solo ispirazione artistica…
Scrivere del Canis lupus italicus ha richiesto studio e solide basi scientifiche.
Scrivere del Canis lupus italicus ha richiesto studio e solide basi scientifiche.
Eccoli!
I miei nuovi nati… sotto l’albero di Natale🎄
E penso già al prossimo…
Riuscirò a pubblicare il mio nuovo romanzo entro il 2025? Penso di no.
Tanti sono i motivi, uno mi pesa più di tutti: la politica.
Non so se continuare ad impegnarmi per il prossimo o mollare.
Il mio cane-eroe sta aspettando dal 2020: ho un debito con lui e con i militari che rischiano la vita a causa di guerre assurde proclamate da governanti assurdi.
L’assurdità della GUERRA!
Come non scriverne?
Capita a chi scrive…
Il giorno in cui pubblichi sei in uno stato di grazia, il giorno dopo ti ritrovi in un precipizio di tristezza. Uno stato miserrimo.
Emanuela Taddei
Questo libro è nato per caso.
In realtà non è proprio un libro, bensì una raccolta di
articoli riguardanti l’educazione del cane.
Articoli pubblicati su una rivista locale: “Il giornale di Iseo
e del Sebino”.
Spero siano utili.
In ogni articolo, ove possibile, ho inserito un piccolo
riferimento al lupo, perché se di cane dobbiamo parlare,
non si può certo dimenticare la sua origine lupina.
Buona lettura.
Non è un libro semplice.
A tratti ti respinge perché descrive una realtà dura e crudele: la povera vita dei lucani, la prepotenza dei fascisti, l’ignoranza delle alte cariche.
L’ascolto è stato gradevole solo in alcuni passaggi quando si descrive la Basilicata, con la sua semplicità e accoglienza.
Consigliato perché non tutti hanno ancora capito il “metodo fascista”, un metodo che infetta e che avvelena ogni periodo storico, compreso il presente. Purtroppo.
https://www.studenti.it/cristo-si-e-fermato-a-eboli-di-carlo-levi-riassunto-e-analisi.html
Il mio romanzo ambientato in Afghanistan inizierà con la descrizione di una mina a farfalla… e un bambino…
In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre, vogliamo lanciare un messaggio forte e profondo attraverso la nostra conferenza Il lupo sotto minaccia e lo short wildlife documentary Cammineremo con loro. Donne e lupi, simboli di vita e resistenza, sono entrambi vittime di persecuzioni e violenze, emblemi di una lotta contro chi cerca di soffocare la libertà e la bellezza del loro esistere.
Le donne, come i lupi, sono custodi della vita, curatrici degli equilibri naturali e pilastri di un mondo che, senza di loro, sarebbe più povero e vuoto. Questa nostra riflessione è un invito a tutte le persone di cuore, che rappresentano la stragrande maggioranza, a prendere posizione contro ogni forma di violenza.
Chiediamo libertà per entrambi: per le donne, di vivere senza paura, e per i lupi, di continuare a esistere nel loro mondo selvaggio, contribuendo alla ricchezza della nostra natura. Riflessione, consapevolezza e azione sono le chiavi per un futuro dove la violenza venga superata dalla comprensione e dal rispetto.
Unitevi a noi in questo momento di riflessione e scoperta. Perché proteggere i lupi significa anche educare al rispetto della vita stessa, quindi delle donne che ne sono portatrici. Passa parola.
#CammineremoConLoro #ItalianWildWolf #IlLupoSottoMinaccia #25novembre #giornatacontrolaviolenzasulledonne #stopallaviolenzasulledonne #noexcuse
Brunella Pernigotti Maria Perrone Rachel Tilseth Vincenzo Perin Giovanni Di Lorenzo Antonio Iannibelli
— a Bologna.
Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne
Ho educato mio figlio al rispetto.
Rispetto del diverso, del fragile, del meno fortunato.
Ho educato mio figlio a preservare i propri valori, a soccorrere i bisognosi, a difendere chi non sa difendersi.
Ho educato mio figlio ad amare.
Forse in questo mondo nulla di ciò che gli ho insegnato gli renderà la vita facile.
Mi dispiace, come mamma, ma come cittadina ne sono fiera.
P.S. Vostra figlia sarà al sicuro con mio figlio ❤️
Thomas Craven : Non devi essere perfetto, ma ci sono delle regole fondamentali da rispettare: fai sempre quello che puoi per la tua famiglia, vai a lavorare ogni giorno e dì come la pensi. Non far male a nessuno se puoi evitarlo, e non trattare mai con i disonesti.
Riportiamo il testo integrale:
UNA PAROLA: NARCISISTA
Il narcisista vuole convincersi e convincere di essere una brava persona, il più bravo, il più intelligente, il migliore, il più…
La sua è una patologia che non gli permette di fare una vera e propria introspezione, il suo unico riscontro di essere quella persona che dice di essere e che vorrebbe essere è quello di essere adulato, di essere bramato, di essere amato, di essere complimentato.
Fondamentalmente deve continuamente avere conferme e quando ti vede soffrire per lui, vuol dire che conta veramente qualcosa per te
e questa è una conferma del suo potere.
La vittima
Non mi sembrava un uomo violento
Quella sbagliata ero sempre io.
- Un narcisista ama schiacciare la donna che ha accanto, la riempie di bugie, la manipola, la umilia e la distrugge. Il narcisista è un uomo che non amerà mai nessuna, che dentro la sua anima avrà sempre e solo il vuoto cosmico.
Il narcisista
Sono una persona per bene, ma lei mi ha fatto impazzire
L’amavo tanto, ma lei non ricambiava
Voleva lasciarmi e l’ho punita.
La colpa è sua
Il narcisista vive in una continua sofferenza, una sofferenza che è provocata dalla battaglia interna tra quello che crede di essere, quello che vorrebbe essere e quello che è veramente non sapendo più nemmeno chi è veramente.
Ha un ENORME VUOTO DA COLMARE
vuole essere amato, adulato, vuole che tu soffra per lui, per confermare la sua "grandezza".
I vicini increduli:
Era una persona tranquillissima
Era brillante
Era la persona più buona del mondo
Il narcisista vuole convincersi e convincere di essere una brava persona, ma se lo stai smascherando, se stavi smascherando il suo essere violento, prevaricatore, deve lasciarti, nel silenzio…
I giornalisti:
Era un amore malato
Un amore criminale.
Un amore tossico
Se fa male non è amore
Il disturbo narcisistico di personalità inizia entro la prima età adulta e può essere diagnosticato.
Il narcisista patologico è un individuo pericoloso non solo per sé stesso, ma per tutta la comunità.
Si tratta di un disturbo che rientra nelle patologie borderline di personalità, ma ancora oggi è sottovalutato e raramente arriva all’osservazione medica, nonostante si tratta di una malattia molto diffusa.
La guarigione si ottiene solo se diagnosticato precocemente.
Per questo motivo è necessario rafforzare i servizi pubblici di salute mentale e promuovere quelli della salute psicologica.
Una sanità pubblica efficiente salva vite, impedisce l’innesco alla violenza di genere.
Mariarosa (Mary) Ghitti © 23 novembre 2024 Tutti i diritti riservati
Ci sono cose che non si possono spiegare, tipo il mio dovere verso il lupo.
Certo, come tutti, potrei evitare il discorso, seguire la massa, credere alle fandonie per giustificarne l’uccisione.
Lo si vuole sterminare, braccare a casa sua.
Fatevene una ragione: il pianeta non è solo nostro. Questo concetto ci sta portando all’auto distruzione.
Perciò non stupitevi se insisterò sempre per portare la verità riguardo a una specie così importante per l’equilibro planetario.
(Foto di Antonio Iannibelli)
È pur vero che le cose migliori si scrivono in gioventù…
Sorpresa! Stupefatta! Meravigliata!
Un altro lavoro in attesa di essere pubblicato: una raccolta di poesie/pensieri/aforismi…
Ela
P.S. Sono i miei diari delle Superiori: all’interno una miniera d’oro, perlomeno per me.
Il lupo non è né cattivo né buono.
Il lupo fa il lupo.
È una specie importantissima per l’ecosistema, talmente importante che quando assente i danni all’ambiente sono catastrofici.
Invece l’uomo è cattivo e distrugge il pianeta per egoismo.
IL GIORNALE DI ISEO E DEL SEBINO
Collare o pettorina?
Penso che questo sarà l’ultimo articolo.
Grazie redazione ❤️🐕
Ho lavorato di brutto… Tutto il giorno…
Non è finita! Per niente!
Almeno i collegamenti con il lupo sono conclusi.
Copertina e titolo scelti.
Sono sfinita…
“Che lo dico a fare” Donnie Brasco
P.S. Per Sergio ricomincia la convivenza con una moglie “assente” e “fuori di testa”, distratta e inconcludente.
Consultata una ventina di pagine di immagini libere da copyright… su 500… Aiuto!
Sono indecisa…
P.S. Compiti: scrivere tre articoli per completare il libro, correggere ed aggiungere ad ogni articolo, se possibile, raffronto con etologia lupo.
IO SONO IL LUPO - I AM THE WOLF di Emanuela Taddei
Ieri ho riordinato lo scatolone al cui interno custodisco le bozze dei miei romanzi.
Per il lupo ho prodotto ben dieci bozze.
Un lavoro intenso tra me e il mio correttore di bozze.
Questo romanzo divulgativo-scientifico non ha un editore alle spalle, in compenso ha molta fatica.
Per il mio romanzo ho fortemente voluto delle illustrazioni esplicative. Mi sono costate un occhio della testa ma il mio dono al lupo doveva essere perfetto.
STORIA DELLE ILLUSTRAZIONI
Tra i miei ricordi infantili emerge un libro di racconti al cui interno spiccano delle illustrazioni, la più bella: una donna in mezzo a un prato fiorito spettinata dal vento che raccoglie i panni stesi.
Ho sempre desiderato sfogliare ancora libri così, invece ora le illustrazioni le trovi tutte o in mezzo o alla fine.
Ho capito il perché.
Io ho fatto uno sforzo enorme, non sono un editing, per distribuirle in modo omogeneo.
Veniamo alle illustrazioni: dopo aver scritto il romanzo, ho cercato delle foto su Internet da mostrare alla pittrice. La collaborazione è stata intensa, ad ogni illustrazione andavo a casa sua per verificare posizione coda e orecchie dei lupi e altre piccole cose. Infine sono nate, alcune sono dei piccoli capolavori: tipo la transumanza, il faggio, i lupi in corsa… Una galleria di quadri nella storia dei miei lupi.
Ho voluto gli originali, raramente li porto alle mie presentazioni, li custodisco e li proteggo.
Questo è quanto.
Grazie LUPO 🐺
Alberto Re:
E' difficile spiegare a un non addetto ai lavori (io lo sono) una teoria della fisica, tipo la relatività, ma constato ogni giorno che allo stesso modo è difficile spiegare a uno scienziato la magia di un abbraccio, di una parola consolatoria detta al momento giusto, di un fiore donato. Per questo vedo molti uomini di scienza confusi negli intenti e fuorviati nelle proprie considerazioni. Sembra che la Natura impedisca a quanti la sfidano impunemente una visione coerente di sè, e gli esclusi allora la negano, ripudiandola alla stregua di una moglie infedele. Ma contro le bizze della Natura (e forse del caso) siamo e saremo sempre perdenti, perchè non si tratta di una partita di calcio, dove se segni un goal in più vinci, ma piuttosto di una mano di poker dove abbiamo in mano carte potenzialmente vincenti, ma se fai la giocata sbagliata (quando ancora puoi giocare) ti estingui.
Questo breve romanzo è sorprendente.
L’ho ascoltato per caso su Ray Play, senza molta convinzione.
Invece Simenon ha superato sè stesso.
Ogni passaggio, sfumatura, gelosia, preoccupazione, sono descritti in modo pacato, scorrevole, sobrio.
I particolari, le minime modulazioni interiori, i cambi repentini di umore accompagnano il lettore facendolo sprofondare in una storia d’amore “moderna”, malata.
Un uomo e una donna si incontrano in un bar a New York. Due naufraghi, reduci da matrimoni falliti, con figli, che non vedono mai.
La solitudine spinge l’uno contro l’altro.
“Contro” perché si fanno del male, finché la consapevolezza del loro amore li redime da una vita vissuta male e peccaminosa.
Un capolavoro.
https://www.criticaletteraria.org/2016/09/tre-camere-manhattan-simenon.html?m=1
George Simenon
Scrittore belga di lingua francese (Liegi 1903 - Losanna 1989). Tra i più celebri e più letti esponenti non anglosassoni del genere poliziesco, la sua produzione letteraria, soprattutto romanzi gialli, è monumentale: essa conta poco meno di duecento romanzi, fra cui emergono − per popolarità in tutto il mondo e per salda invenzione − quelli della serie di Maigret, quasi tutti tradotti in italiano.
(Da Enciclopedia Treccani)
Ho fotografato alcune pagine: l’incontro tra la protagonista Shirin-Gol (Dolce-Fiore) e un bambino-insetto.
Un episodio triste in mezzo a mille altri episodi tristi.
“La storia di Shirin-Gol non è unica nel suo genere: è la storia della quotidiana follia che migliaia di donne e uomini hanno vissuto e continuano a vivere in Afghanistan” (cit)
Dov’è l’Occidente? Perché dimentica il dolore di questa povera gente in balia dei Talebani?
Quanti errori abbiamo commesso in nome della democrazia?
Abbiamo esportato solo ARMI e non la nostra CULTURA, quella che eleva l’uomo e lo rende migliore.
Colpa! Dannata colpa!
Non so se Dio ci perdonerà.
O piangerà per noi.
Emanuela Taddei
LA VAMPIRA
L’ho lasciata andare…
Finalmente…
Il genere è EROTICO…
Non da tutti gradito.
“Erotico” ma c’è qualcosa di più…
Uno spessore ed una profondità non previsti!
LA VAMPIRA
Due versioni file aperte sul PC, bozza romanzo sulla scrivania. Un piccolo delirio.
Sono impantanata nelle correzioni 🤣🤣🤣Speravo in una rilettura più agevole, ma le lacune precedenti si pagano. Ho voluto sorvolare ed ora con la versione cartacea mi accorgo delle mille inesattezze. “Merde” in francese 🤣🤣🤣
LA VAMPIRA
Sono un pochino matta? Forse sì.
Grazie a Basaglia sono a piede libero 🤣🤣🤣
E faccio i miei danni…
Vampira arrivo…
ROMANZO CANE EROE MILITARE
Eccomi!
Dopo aver abbandonato, nel 2020, questo progetto, mi accingo a rileggere un po’ di testi/manuali/romanzi ambientati in Afghanistan…
Strano ripercorrere gli stessi passi…
Sarò abbastanza matura per questa “missione”?
Avrò abbastanza coraggio, tempo, volontà, dedizione?
Da oggi so che non potrò dedicarmi a nessun’altra lettura che non sia attinente al mio progetto.
I libri delle vacanze giaceranno intonsi sul mio comodino.
Mi attende un duro lavoro, entusiasmante ma duro.
Aprirò solo uno spiraglio per la vampira, giusto quando mi verrà recapitata la bozza.
Settimana prossima emetterò il verdetto: pubblicazione o ulteriore revisione.
Incrociate le dita con me.
Voglio che LA VAMPIRA se ne vada per la sua strada…
Ora tocca a Miro… Sento il suo abbaio, mi sta chiamando… Anche lui ha una storia da raccontare… Ed io voglio raccontarla fino in fondo…
Miro aspettami, sto venendo da te…
La tua cantastorie Emanuela 🩷
LA VAMPIRA
Ho lavorato sodo.
Richiesta bozza.
Da controllare.
La pubblicazione è molto vicina…
Sto ascoltando GIOVENTÙ SENZA DIO di Odön Von Horvàth.
Sono inorridita: è quello che sta succedendo in Italia.
Si deve leggere, leggere, leggere per non dimenticare! Per non ripetere gli stessi errori/orrori!
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Ödön von Horváth
Gioventù senza Dio
Pochi mesi, la discesa all’inferno di un insegnante di Storia in una scuola di provincia, verosimilmente in Germania negli anni Trenta, che Ödön von Horváth fissa nella letteratura con il suo capolavoro. Il protagonista, pur disapprovando l’ideologia razzista e totalitaria del Terzo Reich, evita di opporvisi apertamente, e si limita a insegnare ai suoi studenti quanto prescritto. Ha solo trentaquattro anni, ma sa di far parte del vecchio ordine spazzato via dal nazionalsocialismo; guarda con inquietudine l’amoralità dei suoi studenti, coi quali sente di non poter in nessun modo comunicare. Finché, durante un corso premilitare in montagna, uno degli allievi viene ucciso, forse da un compagno: ci sarà un processo, la discesa è compiuta. Oppure è qui che può darsi una redenzione? Pubblicato un anno prima dell’Anschluss (1938) e della fuga dell’autore dall’Austria, nonché della sua morte, “Gioventù senza Dio” fu messo immediatamente al bando dal regime; oggi è una delle testimonianze letterarie più preziose della sua epoca.
ÖDÖN VON HORVÁTH
(Fiume, 1901 – Parigi, 1938) Scrittore e drammaturgo austriaco, è autore di quattro romanzi e numerosi testi teatrali. Trasferitosi a Berlino, vince il Premio Kleist nel 1931 con la pièce Storie del bosco viennese; nel 1937 pubblica il suo capolavoro Gioventù senza Dio. Dal 1933 è perseguitato per la sua opera, e tre anni dopo viene dichiarato cittadino indesiderato: deve lasciare la Germania per Vienna, e Vienna – dopo l’Anschluss – per la Svizzera, Budapest, Parigi. Muore a trentasei anni sugli Champs-Élysées, nel mezzo di un violento temporale.
(Le mie difficoltà scrittorie)
Quando scrivo:
Prima forma: dialettale
Seconda forma: italianesca
Terza forma: italiana
Quarta forma: letteraria (correzioni da parte di Alberto Re)
Quinta forma: emotiva (correzioni da parte mia)
Ci fu un tempo in cui il dialetto era la lingua ufficiale.
Nella mia famiglia permane tuttora (e lo dico con orgoglio).
Io parlai dialetto per tutte le Elementari.
Fui sottoposta ad una cura cruenta per giungere a ciò che sono ora.
Una cura a cui mi sottopongo quotidianamente.
Oggi l’italiano è svilito.
In ogni sua forma, in ogni luogo!
Incolpiamo la TV, la stessa che ci istruì negli anni addietro, permettendo a tutti, pur appartenendo a regioni diverse, di comprenderci.
Dove è finita questa santa crociata?
La Cultura dov’è? Dove si è nascosta?
Noi adulti dovremmo essere i baluardi di un tempo passato in cui si credeva nell’Istruzione Universale.
Invece siamo noi i primi distruttori delle menti nascenti.
Prendiamoci cura dei giovani!
Sono il nostro lascito!
Non permettiamo che l’ignoranza distrugga il loro futuro!
Impegniamoci, politicamente parlando, in maniera costruttiva.
“Pota” “Gnari”
Emanuela Taddei
14 settembre 2024
LA VAMPIRA
Dopo aver assunto il mio Brufen quotidiano (amen), ho iniziato a dedicarmi a Lei: la mia tiranna.
Sono inchiodata alla Prefazione…
No! Non riuscirò a pubblicare prima del mio compleanno. Ora ne sono certa.
Pazienza!
La vampira mi tormenterà ancora per un po’…
Emanuela Taddei
Lei è più di una barca.
È uno stile di vita.
Un racconto che non finisci mai.
L’orizzonte circolare teso verso l’infinito.
Il sogno che tra l’alba e il tramonto abbaglia il cuore.
Un rifugio sicuro nella tempesta.
Il dolce cullare in una giornata uggiosa.
L’abbraccio ed il sentimento.
Il vento e l’onda raccolti dal suo navigare.
Lei ha un nome speciale…
Non pensare di volerla acquistare prescindendo da tutto questo.
SEA AMOR ha una storia.
Merita rispetto.
Non abbassare il suo valore…
Perché ciò abbasserà te…
Emanuela Taddei
(SEA AMOR in Grecia - 2023)
Appena in tempo.
A febbraio 2020 l’Italia ed il mondo furono colpiti dal Covid.
Forse questo mio romanzo non sarebbe mai nato, anzi, togliamo il forse.
Quest’inverno mi aspetta un intenso lavoro, pari a quello della stesura di IO SONO IL LUPO.
Riguarda un cane eroe militare.
Allora, quando mi documentai per scriverlo, non eravamo così vicini ai teatri di guerra.
Non avevo ancora visto quanto si potesse diventare disumani, per vendere un pugno di armi, per orgoglio, per ideologia, per religione.
Di certo i lupi sono migliori.
Perciò nel leggere questo vecchio post mi sono ricordata delle mie fatiche, del mio entusiasmo e dei miei lupi.
Oggi sono cambiata.
Scriverò di Afghanistan ma nel mio cuore vedrò i volti dei bambini palestinesi, israeliani, ucraini e russi.
Vedrò i giovani perire inutilmente in trincea.
Vedrò i politici giustificare ogni giorno tutto questo.
Ed io non li giustificherò.
Ecco!
Il mio romanzo avrà un nuovo sapore, quello del dolore.
Buona lettura…
Emanuela
La Vampira di Emanuela Taddei
Questa la copertina…
Ho deciso di condividerla perché a breve (finalmente) mi verrà restituito il manoscritto.
Ci sarà un ulteriore lavoro da fare!
Pazienza!
Ringrazio Alberto Re che si prende cura dei miei scritti.
So che per questo deve accantonare i suoi romanzi.
Genere: fantascienza.
Mancano circa venti pagine, poi la vampira tornerà da me.
Mi torturerà ancora un pochino infine la lascerò andare.
Da quel momento in poi, non sarà più mia, ma vostra.
Emanuela (in trepida attesa)
"Ho subìto un danno. Le persone danneggiate sono pericolose.
Sanno di poter sopravvivere."
Cito queste parole perché sono all’origine di tutti i mali e di tutte le tragedie.
Chi ha la fortuna (o la sfortuna) di incontrare una donna come Anna non può che soccombere.
Non ha scelta.
L’abisso si spalanca.
Si precipita senza opporre resistenza.
Credo che l’autrice abbia vissuto tutta la gamma di perversione narrata, credo che sia stata, anche solo per una volta, la “cattiva” che conduce alla perdizione.
“Ha subìto un danno” ed il lettore lo percepisce in ogni riga, in ogni anfratto svelato.
Un romanzo da leggere, per pochi.
Solo i “danneggiati” possono capirlo fino in fondo.
Mi sono svegliato ed ho visto per certo che stavo dormendo
Afghanistan…
Finché esisteranno uomini che odiano le donne, non ci sarà futuro, ma solo morte e distruzione.