mercoledì 1 marzo 2023

Ruolo dell’editor


 LIBRI, CHIACCHIERE, CAFFÈ E TÈ

Questo il mio commento:

Sono d’accordo. Come mi sono regolata io nel corso degli anni? Il primo libro lo affidai ad un editore. Mi fece rimuovere il 90% delle note (assurdo), non trovò errori grammaticali (trovati invece da me e comunicati prima della pubblicazione), sostituì termini “aulici” chiamiamoli così con termini più “popolari”, ed infine cambiò il titolo. 

Mi sono fatta violentare (dal punto di vista scrittorio ovviamente). 

Dopo aver recuperato la mia opera, mediante avvocato, l’ho ripubblicata, arricchendola di fotografie (archivio museo). Dopo un’esperienza non certo carina, ho deciso di autopubblicarmi. Le correzioni del testo le affido ad una persona competente di mia conoscenza. Per la comprensione del romanzo (attrattività, logicità della storia, incongruenze ecc.) mi avvalgo di pochi parenti fidati, i quali essendo parenti, sono inclini a non mentire e a criticare se necessario. Per quanto riguarda la copertina o le illustrazioni mi avvalgo o di artisti locali o di fotografi professionisti oppure ultimamente di fotografie personali. Questo è quanto. Così sto bene. Non mi farò più squartare da nessuno, solo da persone fidate e coerenti con il concetto di Arte e non di Marketing.

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